Con Mina e Beppe. Vista la neve caduta e il tempo così così, abbiamo deciso di fare un giretto a bassa quota.
E abbiamo fatto bene, visto che il tempo, previsto bello, è stato invece abbastanza brutto. In cima alla Lera “a sfiochinava”.
Comunque un po’ di panorama si è visto.
Incredibile la quantità d’acqua presente su questi monti, normalmente aridissimi. In tutti i valloncelli scorreva impetuosa, tanto che l’attraversamento dei vari ruscelli, normalmente quasi asciutti, si è rivelato piuttosto problematico. Impressionante camminare sulla mulattiera lastricata dove passa attraverso i grossi ciaplè e sentire il rombo sottostante dei fiumi interrati.
Per non essere da meno dell’amico Blin, in discesa abbiamo raggiunto la sterrata da Valdellatorre, poi abbiamo tagliato a destra in corrispondenza della prima baita. Da lì abbiamo ravanato per un bel pezzo fra i numerosi sentieri quasi scomparsi e pieni di rovi. Alla fine abbiamo raggiunto la mulattiera proveniente da Molino di Punta, scoprendo che bisognava risalire per un bel 150 metri di dislivello. E’ stata contenta Mina che si lamentava che ne avevamo fatto troppo poco…