Leppe (Punta di) da Les Druges, anello valloni di Laures e Saint Marcel

Leppe (Punta di) da Les Druges, anello valloni di Laures e Saint Marcel
La gita
emanuele_80
4 30/08/2014

L’appetito vien mangiando. A volte però rischi di fare indigestione. E così, dopo aver salito la Punta di Leppe, mi balena nella testa l’idea di scendere nel vallone adiacente e compiere in giornata una traversata spettacolare quanto folle. Ma partiamo con ordine. Mi metto in cammino alle 6 dall’area picnic e con passo deciso e costante raggiungo la casa di caccia seguendo interamente la sterrata. Proseguo per il colle e, raggiunto il ripiano detritico in vista della punta, cominciano a salire le nuvole. Arrivato al colle noto con piacere che nel vallone opposto il cielo è sereno, verso la cima invece alcune nebbie vanno e vengono. Non mi perdo d’animo e comincio a risalire il pendio detritico; raggiunto l’ometto di vetta, gran parte della nebbia si dirada, garantendomi un ottimo panorama anche sul Gran Paradiso e sulla miriade di laghetti sottostanti. Tornato al colle, mi fermo un attimo a pensare che non mi va tanto di sciropparmi ancora la lunga poderale dell’andata, per cui, fiducioso delle relazioni in mio possesso (tra cui quella esistente su Gulliver) e nel mio stato di forma fin qui ottimale, decido di scendere nel Vallone di Laures. Raggiungo il bivacco in più tempo di quanto immaginassi (colori incantevoli in prossimità dei laghi) e, dopo una breve risalita, vedo un cartello: Bomplan (la quota indicata è errata se si riferisce all’alpe) 0h e 40’, Praborna 2h e 05’. Bene, mi dico, con i tempi ci sto dentro alla grande. Il tracciato che attraversa il ripido versante della Becca di Salé è davvero spettacolare per la vista sulla piana di Aosta, sembra di essere sospesi in un ambiente irreale e magnifico; qualche brivido per i numerosi camosci zompettanti che rischiano di far cadere le pietre dall’alto. Arrivato alla spalla quotata 2664 m (ometto, è possibile che la quota indicata dal segnavia precedente sia riferita a questo punto), la traccia quasi sparisce, ci sono degli ometti non sempre visibili così, ad intuito, punto le case diroccate (Alpe di Salé) ben evidenti in basso, fiducioso di ritrovare il sentiero in prossimità di esse. E così è. La traccia prosegue tra le erbe, attraversa un malandato ponticello e risale leggermente fino a raggiungere un bivio con una sbiadita freccia gialla che indica a destra 4G. Seguo il sentiero (qualche ometto) che diventa sempre più infrascato fino quasi a sparire. Mi viene quindi il dubbio di aver sbagliato: oltretutto la cartina Kompass in mio possesso indica il sentiero 4G in un’altra direzione, io sto seguendo il 5. Sono già le 16.30 e, preso dai dubbi che il 5, non essendo indicato sul terreno, sia un percorso ormai abbandonato, inizio a ravanare alla ricerca del 4G. Dopo mezz’ora di inutili tentativi mi rassegno a seguire il 5, nella speranza mi porti da qualche parte. Fortunatamente arrivo al bivio con il bollo 4C indicato in relazione, il 4G non esiste e sarebbe in realtà il 5 che poi diventa 4C. Praticamente un gran casino, sarebbe stato meglio non avere la carta così avrei seguito l’unica labile traccia esistente senza alternative possibili. Chiarito l’inghippo proseguo fino a Praborna e da qui a Les Druges dove arrivo alle 19 stanco morto.
In definitiva, alcune cose: il percorso, al ritorno, conta quasi 400 m complessivi di risalite (sarebbe stato da puntualizzare maggiormente nell’approssimativa relazione già esistente su Gulliver, della quale ho chiesto modifica), il cartello dopo il bivacco che indica 2h e 05’ a Praborna mi sembra troppo ottimista se non improponibile, lo stato dei sentieri è quasi da abbandono per cui SCONSIGLIO fermamente di percorrere l’itinerario con nebbia (piuttosto meglio tornare al bivacco e pernottare lì).
Gita estrema come lunghezza (i km non li so, ma se dico 30 mi sa che non esagero), un gioiello dal punto di vista ambientale che consiglio di affrontare con ottima visibilità, molta pazienza e ferree motivazioni.

Con Zeus, esausto ma indomito. Scusa per la sfacchinata.

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