Bel bosco e sentiero che sale costante tra cascate e ponticelli, pendenza decisa fino al colletto da cui si scende al bivacco. L’idea era per la Salè, e facilmente tenendo la sinistra si reperisce la via di salita, ma la voglia di esplorare un vallone in cui non ero mai stato e l’aspetto per nulla attraente del canale hanno prevalso. Puntata la testata del vallone e seguita per terreno poco agevole la destra orografica del lago Lungo abbiamo poi preso il filo e quindi il fianco di una lunga morena fino a trovare delle frecce gialle che poi si perdevano in un ripido nevaio. Saliti al colle per uno sperone di grossi massi e poi per detriti, si reperisce a destra un’esile traccia che scegliendo i punti deboli porta sulla vetta. In loco ci siam limitati a ammirare il bel panorama con lontana la est del GP ed i diversi laghi appena sotto, e la salè ben lontana e di un bel pò più bassa. Solo a casa realizziamo di aver salito la Leppe, a mio parere balcone più selvaggio e meritevole, anche se più lunga, e non è che ce n’era bisogno.
In discesa del detrito fine prima del colle rende più rapida la discesa, costringe però a scendere diretti per evitare il nevaio, prestando attenzione e muovendo di tutto. Rientro più comodo verso il lago Lungo, seguendo stavolta la più comoda sinistra idrografica.