Leone (Monte) Via Normale dal Passo del Sempione

Leone (Monte) Via Normale dal Passo del Sempione
La gita
viper
4 06/09/2020

Partiti alle 5.40 dall’ospizio del Sempione, confermo – come riportato da qualche relatore precedente – che al buio si rischia di perdere la deviazione verso il monte Leone dal sentiero per la Monte Leone hutte. Ci siamo accorti dello sbaglio subito ma solo perché avevamo la traccia GPS. Una volta rettificato l’errore la salita è proseguita senza problemi fino al ghiacciaio. Apparentemente nessuno ha segnalato che tra i 2550 metri e i 2970 si cammina su sfasciumi abbastanza immondi, intervallati per fortuna da roccioni levigati dal ghiacciaio nella parte più alta. Diciamo che a nostra memoria, in quanto a sfasciumi, il Leone se la gioca alla grande con tante altre cime (ci ha ricordato la Lera), battuto forse solo dalla Bessanese.
I bolli verdi e gli ometti hanno aiutato molto in questo tratto.
Ramponati e legati a 2970 metri, il primo ghiacciaio si presentava con molte zone di ghiaccio affiorante, data la stagione avanzata, ma siamo riusciti a passare tenendoci prima sulla dx e poi attraversando tutto verso sx attorno ai 3150 metri.
Dal colle il primo tratto di discesa era scoperto dalla neve, poi abbiamo ripreso il ghiacciaio verso i 3300 metri, ancora un pezzo di discesa su ghiaccio quindi traverso in ottime condizioni (neve e traccia). Terminale coperta.
La rampa per arrivare al colletto era pulita, così come tutta la cresta, sulla quale la via è ben segnata da ometti. Non abbiamo avvertito particolari punti esposti, in queste condizioni la progressione è semplice, ovviamente con le dovute cautele.
In cima in 5h e 30′, purtroppo con panorama limitato dalle nuvole.
Discesa eterna, 5 h, ma alla fine le temute piogge non ci sono state.
Con le risalite si toccano i 1800 metri di dislivello.

Con Enrico, che ha accettato questa proposta da tempo in lista 🙂
Il soggiorno all’ospizio è stato piacevole e confortevole, un’esperienza che ci ha permesso di “avvicinarci” alla montagna e alla storia di questi luoghi.
Sul Leone abbiamo incontrato 7 persone, tutti stranieri, e altri 4 che salivano nel pomeriggio.
Sicuramente una gita impegnativa, completa e di soddisfazione, peccato per il panorama parziale ma la montagna e l’ambiente selvaggio mi hanno comunque catturato.

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