Gita estremamente impegnativa, sia dal punto di vista fisico che mentale, per lo sviluppo, il dislivello e le varie tipologie di terreno che si affrontano. Da intraprendere solo se ben allenati e da non sottovalutare.
La cresta finale non é banale come sembra. Nella parte iniziale e in quella finale ci sono alcuni tratti esposti, spesso verglassati, da affrontare con cautela.
In particolare, a circa 50mt dalla vetta, c’è un passaggio semplice ma molto esposto e che soprattutto non lascia margine di errore. Proprio per questo noi abbiamo ritenuto non consigliabile percorrerlo senza essere assicurati e provati da circa 6,45 ore di marcia sulle spalle.
Purtroppo, forse ingenuamente, avevamo lasciato la corda alla base della cresta, sottovalutandone la difficoltà.
Complessivamente abbiamo impiegato circa 13 ore comprese le soste.
Le 4 stelle su 5 sono dovute solo al fatto che , per ingenuità ed errore di calcolo, non siamo riusciti a raggiungere la vetta ma per il resto giornata da ricordare per il “viaggio”, anche interiore, in un ambiente glaciale e di alta montagna molto appagante.
Meteo super, condizioni dei ghiacciai perfette, che hanno “tenuto” anche nel pomeriggio sul rientro, un solo escursionista incontrato su tutto l’itinerario.
L’ambiente oltre che grandioso, é vario e, soprattutto dopo il colle fel breithorn, molto selvaggio, anche perché molto poco frequentato.
Il lungo traverso dell’ Alpjergletcher dopo il colle è stato per me sfiancante sia all’andata (pista visibile ma tutta da tracciare) che al ritorno.
Con Gianluca, con cui abbiamo condiviso una intensa giornata di montagna e amicizia, e al quale auguro con tutto il cuore di realizzare il “Progetto” che ha in mente perché se lo merita. Io ho provato, come ho potuto, con le mie forze ad aiutarlo.