Partiti alle 3.45 dal passo del Sempione. Itinerario non banale. Alcune precisazioni: superato il traliccio ci si immette poco dopo su un sentiero che corre parallelo ad un canale in falsopiano : il primo bivio a destra immediatamente ripido è il sentiero che porta al monte Leone e non c’è nessuna indicazione (abbiamo fatto un ometto). Poi il sentiero, complice anche il buio, un po’ si perde ed anche noi come l’amico Larix abbiamo seguito un itinerario libero; tratto comunque impegnativo fino all’Homattugletscher, dove si calzano i ramponi. Condizioni dei ghiacciai completamente diverse : nessuna cornice al Breithornpass, cui si arriva tranquillamente e dove poco dopo si tolgono i ramponi (non necessariamente) per passare una pietraia -circa 2 o 300 metri- dove si inizia a perdere quota; si continua a perdere quota seguendo la traccia anche sull’Alpjergletsche, si prosegue a mezza costa; abbiamo puntato al colle a sinistra dei primi gendarmi (e non al colletto a destra) : la neve è molto in basso rispetto a quanto descritto da Larix. Presa la cresta, inizialmente a sinistra (per molto poco), poi portati sulla destra fino in cima. Tutta la cresta è veramente molto esposta. Al ritorno, abbiamo preso al termine dell’Homattugletscher il sentiero segnato con ometti e bolli verdi (che salendo avevamo trovato solo alla fine…) : in due tratti è franato….
Tornati alla macchina alle 17.
Con zio Ermy (impressionato dai cambiamenti rispetto al’ultima salita del 2006) e Riccardo. Tutti del CAI Cameri.