- Accesso stradale
- Libero fino al passo del Sempione (ci sono attualmente tre semafori per cantieri, contare un tempo più lungo del solito).
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa pesante
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte sci ai piedi dall’Ospizio del Sempione. La nevicata della notte ha reso uniforme l’aspetto dei pendii, ma nel vallone che porta al passo del Breithorn si indovinano numerose pietre appena sotto l’ultima neve. Il traverso iniziale si passa bene, senza bisogno di rampant. Il ghiacciaio nella conca tra il Breithorn e il Monte Leone è ben chiuso, e si arriva comodamente alla terminale. Attualmente, non è necessario portarsi materiale da ghiacciaio. Meno comodo è invece raggiungere la cresta dalla terminale: a parte l’ultima neve, il tratto è secco e piuttosto insidioso (detriti e rocce instabili). La cresta, trovata appena tracciata, è invece ben percorribile fino in cima (nel primo tratto si passa comodamente tra le rocce, mentre da metà in su la neve è abbondante e, per ora, non esce ghiaccio).
Bella discesa su neve farinosa dal Colle del Breithorn in giù, nonostante i numerosi passaggi (oggi eravamo una decina sul Leone, e almeno un centinaio al Breithorn).
Gita piuttosto lunga (la parte alpinistica richiede alcune ore), ma di grande soddisfazione: ci si trova su un piedistallo tra il Lago Maggiore e i quattromila del Vallese e dell’Oberland!
Con Geniu, Eli e Steu.