Gita molto impegnativa sotto l’aspetto fisico, tecnico e per l’attenzione da porre per non perdere il filo del percorso; da percorrere ovviamente con tempo bello e assenza di nebbia in quanto l’orientamento diventerebbe problematico, però molto appagante per la bellezza dei luoghi selvaggi su cui si svolge l’itinerario.
Ritorno a Punta Lazin dopo quattro anni, allora raggiunta in discesa dalla Punta Occidentale del Boiretto m. 2815, lungo la cresta nord-ovest.
Panorama a 270° in un ambiente del Gran Paradiso molto selvaggio ma bellissimo, giornata bellissima. Gita in solitaria. Avvistati molti camosci che da queste parti sono particolarmente selvatici non abituati alla vista dell’uomo. Ho percorso il giro ad anello con una ulteriore variante in discesa, nel senso che volendo verificare dove portavano i vecchi bolli di vernice rossa, in discesa nel vallone di Boiretto, ho continuato a scendere toccando le grange Boiretto di Mezzo e Boiretto di sotto e poi ancora alle rovine dell’alpe Laval, poi le traccie spariscono del tutto e quando mi sono accorto che stavo per imbottigliarmi fra i roccioni del torrente, sono tornato indietro e risalito fino ai prati inferiori dell’Alpe Pian Crest dove ho raggiunto il sentiero del M. Colombo (altri 150 m. circa di dislivello fra le erbacce).