Che dire?
Una via magnifica, un viaggio indimenticabile, un ambiente indescrivibile… Un sogno che si realizza.
Un freddo indicibile, temperatura appena sopra lo zero (in questa estate torrida…), tanto che solo noi due e una cordata di 2 tedeschi abbiamo tenuto duro, tutti gli altri hanno fatto dietrofront. Così, superati i tedeschi dopo 3 tiri, ce la siamo goduta in perfetta solitudine!
La roccia è magnifica, lisciati primissimi metri della via, poi ottimo grip.
Chiodatura molto scarsa, qualche raro chiodo nei primi tiri, poi quasi nulla. Possibilità di integrare non esagerata, ma con buon margine si sale bene tranquilli.
Abbiampo piazzato 4 o 5 friend e basta, nessun nut e non usato il martello.
Siamo poi saliti in vetta (passaggino ostico in traverso di 3 m poco sotto la vetta) per ridiscendere subito, tenendo dietro a due ragazzi tedeschi (saliti per la normale) con cui abbiamo poi condiviso la discesa.
Discesa molto lunga e molto complessa! Buona la relazione di Quartogrado.com.
Logistica: essendo in campeggio con camper ad Auronzo, servizio taxi che per 60 € ci ha portati al rifugio Auronzo alle 5,00, arrivo alle 5,30.
45′ avvicinamento.
Attaccato alle 6,40.
Usciti dalla via alle 12,30.
In discesa ho aiutato i tedeschi a disincastrare una doppia lunga, da lì siamo scesi insieme e ci hanno dato un passaggio in auto fino al campeggio! Ultimo bus scende alle 16,50…
Con Teobruno, una certezza.
Giornata mitologica, degnamente conclusa in un ristorante tipico ad Auronzo.
Foto e report:
dani-climb2.blogspot.it/2017/07/cima-grande-di-lavaredo-m-2999-spigolo.html