Laus (Punta dei) Cresta NE (Arete du Genepy)

Laus (Punta dei) Cresta NE (Arete du Genepy)
La gita
castel
3 07/09/2025
Accesso stradale
Solito, alla catena di chiusura strada.

Usate fettucce, cordini e friend. Fatta in conserva protetta. Attacco evidente e di comodo raggiungimento. La cresta si può sommariamente dividere in due parti: la prima con lunghi tratti camminabili, la seconda dove usare un po’ più le mani. Roccia non malvagia e pulita (ho incontrato più lichene su certe vie che non qui). Cordoni per calata in condizioni accettabili / discrete (avevo mezza da 60, quindi fatta una doppia unica). Se si vuole proteggere la fessura sul passo di IV serve un BD3 (in ogni caso si protegge con altro appena sotto). La discesa dalla normale – che già conoscevo e avevo fatto da solo – non è poi molto da meno della cresta come tipologia (lunghezza a parte), tant’è che, non essendo io per il cravun-style, siamo rimasti legati. Il colletto dove bisogna abbandonare la cresta (sempre parlando della normale) non è segnalato, ma si vede il canale erboso sotto da prendere (non i pendii erbosi subito prima, ma un canalino con terra ed erbetta; lo si scende poi, prima del salto, si traversa a sx – faccia a valle – e si punta all’unico ometto che delimita, sulla pietraia, l’accesso alle placche basali). Ho anche visto un po’ di cordame nuovo abbandonato su quest’ultimo tratto di discesa della normale, immagino deviazioni involontarie…

Più che la cresta del genepì, oggi era la cresta delle sassifraghe: quante in fiore, e che belle! La cresta, nel suo genere di tipologia, ambiente e difficoltà, l’ho trovata un buon modo per trascorrere una divertente giornata (se si cercano creste di sola roccia, affilate ed estetiche, ovvio, non è la salita giusta).
Con Manu.

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