Lasseron (le) da Cervieres

Lasseron (le) da Cervieres
La gita
gondolin
3 05/01/2020
Accesso stradale
in auto sino a Cervieres

Partenza dal parcheggio di Cervieres, insieme a fondisti e cascatisti che fanno l’avvicinamento con attrezzatura da sci-alpinismo, con vento gelido e temperature polari che ci fanno subito prendere un buon ritmo per scaldarci un pò.
Una volta raggiunto il pianoro dopo il Bois du Rebac intorno a quota 1860 m si pone il problema di attraversare l’ultimo ramo sud del Torrent de Cerveyrette per imboccare il canale che adduce alla Combe du Lasseron: poichè non individuiamo alcun ponte utile, decidiamo di utilizzare un punto abbastanza stretto in cui è stato piegato un ramo di un basso alberello per facilitare l’attraversamento. Andrea lancia per primo gli sci oltre il torrentello e spicca un salto dal ramo piegato verso il lato ghiacciato dell’altra sponda, che cede leggermente, ma il nostro moniteur con balzo atletico riesce a sottrarsi abilmente al fiumiciattolo ghiacciato bagnandosi solo leggermente lo scafo inferiore degli scarponi. Sul momento rimaniamo demoralizzati per avere perso una parte della sponda ghiacciata di atterraggio, poi escogitiamo l’attraversamento in equilibrismo sul ramo piegato, utilizzando le bacchette da sci per puntellarci sul fondale del torrentello. Una volta passati tutti incolumi dall’altro lato di quel ramo del Torrent de Cerveyrette (senza nessuna velleità di citazione manzoniana!) attacchiamo con decisione il canale della Combe du Lasseron, abbondantemente tracciata e con neve piuttosto dura, che ci costringe a continue inversioni sullo stretto (così abbiamo approfittato per rinverdire la tecnica della “gucia”), mentre il nostro alpinista battitore Luca, stufatosi della frequenza di inversioni, si carica gli sci in spalla (lui che ne ha, può) ed inizia a salire a cannone dritto per dritto.
Una volta superata la parte inferiore più stretta ed angusta risaliamo la parte superiore della Combe du Lasseron ed arriviamo nel lungo falsopiano che conduce al Col du Lasseron. Nel frattempo osserviamo sulla nostra sinistra la dorsale della Cime de la Charvie e ne deduciamo la pessima qualità della neve, che appare ghiacciata e solcata da numerosissimi sastrugi da vento. Sulla nostra destra invece notiamo che la neve sul pendio sottostante il Lasseron, esposta ad est, sembra essere soffice ed invitante in quanto ammorbidita dal sole, perciò arrivati nei pressi del col de Lasseron svoltiamo a destra e ci portiamo sull’anticima del Lasseron a quota 2684 m. Un pendio molto esposto conduce alla cima a quota 2702, ma noi non abbiamo con noi ramponi e picca, pertanto decidiamo di accontentarci dell’anticima per non correre rischi inutili.
Foto di rito, cambio di assetto, e poi ci lanciamo in discesa sullo splendido versante est del Lasseron, che ci regala bellissime curve su farina compressa leggermente scaldata dal sole in avvio di trasformazione. La neve si mantiene comunque di buona qualità anche sul tratto più pianeggiante della Combe de Lasseron, dove ci godiamo una bella sequenza di curvoni filanti per raggiungere l’imbuto della Combe che porta al canale che termina sul pianoro del Torrent de Cerveyrette. Prima parte su crosta da vento, comunque sciabile con un pò di decisione, poi un breve tratto di farina ed infine la discesa nello stretto canale che assomiglia molto ad una pista nera non battuta ed alquanto gobbuta. Una volta raggiunto il pianoro attraversamento del torrente e rientro al parcheggio di Cervieres in ordine sparso ciascuno sulla propria linea di discesa.

In compagnia dei confratelli Andrea l’Occitano, Luca l’alpinista battitore e Paolo de Bardonneche, gita esplorativa in un angolo riposto e nascosto di questa valle da noi mai percorso sino ad ora: splendidi paesaggi, clima goliardico, un tratto di salita in canale abbastanza tecnico, prima parte di discesa su neve molto bella, nel complesso una bellissima gita in ottima compagnia.
Gita conclusa al ristorante Hotel d’ Izoard di Cervieres, dove ci ha raggiunto Melina in arrivo dal classico fuoripista Montgenevre – Cervieres: ottimo cibo annaffiato dall’usuale vino rosee francese per reidratare gli sci alpinisti assetati.

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