Laroussa (Monte) da San Bernolfo per il Passo di Laroussa

Laroussa (Monte) da San Bernolfo per il Passo di Laroussa
La gita
vicente
4 20/07/2014

Salita iniziata sotto i peggiori auspici: da Demonte, alle 8, si vedeva un muro d’acqua sopra Vinadio. Girare l’auto e tornare indietro? Consultando il meteo, sembrava che ilpeggio dovesse passare a breve. Ci fidiamo e ci infiliamo nel muro d’acqua. Arrivati oltre Vinadio.. sorpresa! Esce il sole. Arriviamo a San Bernolfo sotto un timido sole. Il tempo di prepararci e già piove di nuovo. Poco, però, e così non demordiamo e, coperti dall mantellina, saliamo nel bel vallone che conduce al Passo di Laroussa 2471m, dove arriviamo dopo aver fatto i conti con due scrosci d’acqua e aver attraversato un piccolo nevaio verso quota 2150m. Ci rifocilliamo e notiamo che tre escursionisti sono diretti alla cima. La cosa ci fa ben sperare.. ripartiamo e superiamo l’ampio nevaio presente nella ex conca glaciale sotto la vetta. Affrontiamo il facile canalino erboso/roccioso che segue con la giusta attenzione per il bagnato, e ci imbattiamo ben presto nei tre, che ci comunicano la loro decisione di rinunciare, a causa del vento troppo forte. Proponiamo loro di unirci a noi e tentare la vetta, ma i tre non se la sentono. Noi abbiamo fame di arrivare in cima e stiamo bene, perciò proseguiamo. Il vento è sempre molto intenso, ma è un bene: i quattro temporalini e le quattro grandinate che spazzeranno la vetta saranno ben presto cacciati dai ventui impetuosi, che a noi non danno fastidio perché stiamo sempre sotto il filo di cresta e giungiamo in breve in vetta, bagnati, infreddoliti, ma felici. Nemmeno il tempo di contare fino a cinque e scendiamo giù, con grande cautela, sul ripido pendio ormai infradiciato. La temperatura locale è scesa sottozero a causa della grandine, in una giornata altrimenti abbastanza calda. Felici, arriviamo al colle, dove ci aspetta il meritato pranzo. Una veloce discesa e siamo di nuovo all’auto, a San Bernolfo, con il emteo che si è stabilizzato sul nuvoloso. dalla cima il panorama è stato comunque notevole sul Monviso e sulle Marittime, per via delle nubi alte.

Con Beniamino M. del CAI di Torino, bravo ad avere fiducia, tenere duro e saper “soffrire” il giusto per arrivare in vetta.

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