Lago Scuro (Corno di), Cima Presena, Cima Payer – Sentiero dei Fiori o Sentiero degli Alpini per i passi del Maroccaro, Lagoscuro, Castellaccio

Lago Scuro (Corno di), Cima Presena, Cima Payer – Sentiero dei Fiori o Sentiero degli Alpini per i passi del Maroccaro, Lagoscuro, Castellaccio
La gita
andrea81
4 13/08/2021
Accesso stradale
ottimo, ampio parcheggio

Io ho effettuato il giro in senso contrario alla maggior parte delle relazioni trovate in giro, anche se ultimamente molte guide e local consigliano di farlo proprio così:
Salito in cabinovia (2 tronconi) fino al Passo Presena, dove in pochi minuti ho salito la vicina Cima Presena salendo per massi accatastati.
Ridisceso al passo, ho iniziato il lungo traverso su sentiero ben segnalato che mi ha portato in circa un’ora al Passo di Lagoscuro. Qui altra divagazione rispetto al percorso classico, ho proseguito sul sentiero attrezzato (catene e scalette) che in 30′ mi ha portato a Cima Payer; non ho riscontrato la necessità di utilizzare il set da ferrata anche se ci sono alcuni punti un po’ esposti.
Ritornato al Passo di Lagoscuro, dove si trova Capanna Presena, ho quindi salito la ripida china di pietrame fino al Corno di Lagoscuro (altro rifugetto); quindi sceso su detriti un po’ franosi ho trovato l’attacco del sentiero dei Fiori, nella parte attrezzata.
Pensavo fosse più ferrata classica, invece è una lunga cengia scavata nella pietra dove generalmente si cammina con facilità e senza esposizione, nella maggior parte del tragitto non mi sono assicurato al cavo metallico. Simpatici i due ponti tibetani, oggi c’era una comitiva numerosa che li attraversava in senso contrario al mio, quindi ho dovuto attendere un po’. In alternativa c’è sempre la galleria nella roccia che li bypassa. Dopo i ponti si incontra l’unica variante che è una vera e propria ferrata, che porta alla postazione del Nido d’Aquila (carino ma niente di che). Da questo punto al Passo Castellaccio, non ci va molto e qui termina il percorso.
La discesa invece al Passo Paradiso è un po’ laboriosa nella parte iniziale a causa della pietraia caotica, poi il sentiero diventa più marcato e comodo.

Facendo il giro in questo senso a mio avviso il percorso è più godibile (e meno faticoso per il dislivello minore). L’inconveniente è però che si incrociano molte persone e specie nei ponti si dovrà attendere per passare. Oggi (giovedì) buon numero di persone ma non affollamento, da evitare nei week end.
Chi cerca una ferrata vera e propria non ci deve venire, invece è molto interessante tutto il contorno storico relativo ai manufatti della guerra.
Consigliabile fare il biglietto della cabinovia online per evitare la fila (c’è proprio il biglietto chiamato sentiero dei fiori a 19 euro).

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