Lago (Rocca del) Cresta N/NE da Fenils

Caso mai a qualcuno venisse la voglia di provare a salire su di qui..meglio se la faccia passare subito. altissimi i rischi che si prendono anche procedendo legati causa la cattivissima qualita’ della roccia. Un calcare soggetto a sfaldarsi gia’ solo a guardarlo.
Piantare dei chiodi (non c’e ne uno che sia uno) significa accrescere il pericolo di vedere venire giu’ tutto, in quanto le fessure si allargano gia’ ai primi colpi di martello.
Credo sara’ questa l’ultima volta che saliro’ una cresta cosi aerea ed esposta dove lo sfasciume presente in ricche dosi, non aiuta a salire in tutta tranquillita’, per riduzione anche di quel minimo margine di sicurezza di cui va sempre tenuto conto al fine di evitare il peggio.
Il passo chiave, credo anche piu’ di un IV non potendolo affrontare sufficientemente sicurezza, anche per la mancanza di fessure idonee a ricevere protezioni veloci, l’ho bypassato alla sx su terreno piu’ appoggiato, ma al contempo piu’ delicato per sfasciume ovunque mi guardavo attorno.
Parecchia roba buttata giu’ prima di trovare prese un tantino piu’ solide, e poter cosi procedere a uscire da quella che si stava rivelando essere una trappola nel senso piu’ vero della parola.
Un esperienza da dimenticare quanto piu’ in fretta possibile.
Salito da Desertes per un approccio piu’ diretto seppur con spostamento maggiore che da Fenils, e dislivello di conseguenza maggiore di un 400 m, per un ora di vagabondaggio in piu’ a scendere poi anche con calma al passo Desertes con breve visita al bivacco omonimo poco sotto il colle
Il sentiero a riguadagnare la piana sottostante e’ stato dilavato via in piu’ punti causa la formazione di canali di scolo della tanta acqua che dev’essere venuta giu’ di recente con assieme mari di detriti che ne hanno interrotto la continuita’ rendendo scivoloso il terreno in questi punti a riprendere il sentiero di nuovo.

Due escursionisti incontrati alla base della pietraia intenti a salire al passo..a chiedersi se su di li si potesse mai passare visto il non proprio felice stato in cui versa il sentiero.