Sono salito al rifugio a piedi dal sentiero che passa nello splendido bosco di larici sopra Saas Grund e tocca il panoramico villaggio di Triftalp; il rifugio è ancora aperto (come gli impianti). La salita al Lagginhorn è facile e le condizioni sono buone (nessuno ha usato la corda, che sarebbe servita più che altro a far cadere pietre su chi stava sotto). Il Lagginhorn Gletscher è ridotto ad una lingua di neve dura e ghiaccio con molti detriti, segue un tratto in un ampio pendio canale che porta sulla cresta, la cresta presenta qualche facile passaggio di arrampicata ma è per lo più una ripida pietraia abbastanza stabile se si segue il percorso indicato dagli ometti. Negli ultimi 200 m la cresta è più ripida ed è coperta da neve dura e qualche tratto di ghiaccio ma con i ramponi non presenta difficoltà (però non bisogna scivolare perché è esposta). Occorre comunque fare attenzione su tutto l’itinerario a non far cadere pietre su chi segue. Panorama stupendo dalla cima, con vista molto ampia sui 4000 del Mischabel, parte del massiccio del Rosa, gruppo dell’Aletschorn, Bernina! In discesa alcune cordate hanno seguito la cresta ovest integralmente, senza scendere nella conca del Lagginhorn Gletscher, soluzione più sicura (non si deve attraversare sotto la parete ovest del Lagginhorn) e forse anche più rapida.
Splendide giornate autunnali: cielo terso, colori magnifici, temperatura fresca ma non fredda. Il rifugio è molto accogliente, non molto affollato (una trentina di persone, tutti diretti al Lagginhorn dalla normale, tranne quattro ragazzi che hanno salito la cresta sud), la cena buona a le porzioni generose; panorama magnifico sul Mischabel e sulla est del Rosa dalla terrazza!