Lagginhorn Via Normale della Cresta Ovest

Lagginhorn Via Normale della Cresta Ovest
La gita
vicente
1 05/07/2015

La salita e’ in pessime condizioni. Caldo torrido. Tra i 3750m e i 3900m circa e’ tutta in ghiaccio vivo (pendenza costante sui 40 gradi, max 45 in un punto), molto duro, che si scalfisce a fatica dando forti colpi di piccozza. Assolutamente sconsigliabile. Nulla da segnalare nel percorso dalla Weissmies Huette fino alla cresta. Sul Lagginhorngletscher inizia ad aprirsi qualche buchetto qua e la’ (nulla di preoccupante, ma e’ meglio procedere legati in conserva). La cresta e’ pulita fino a poco oltre il passaggio sulla placca a 3540m. La qualita’ della roccia lungo il percorso e’ deplorevole, se si resta sulle tracce di sentiero (ometti). Lungo il filo, invece, ci sono solidi blocchi che garantiscono una piacevole e facile arrampicata. Oltre la placca inizia la neve, che sostanzialmente e’ quasi sparita e lascia il posto a ghiaccio vivo. Ghiaccio vivo molto duro che diventa continuo nella parte alta, rendendo la salita (e, ancora di piu’ la discesa), veramente poco piacevole, anche perche’ una scivolata sarebbe difficilmente arrestabile e sotto c’e’ il Fletschhorngletscher. Si sta un po’ meglio se ci si aiuta con le roccette affioranti (perlopiu’ sono pero’ pericolosi ammassi di sfasciumi mobili), ma attenzione a non far partire pietre, specie in caso i affollamento (e di pietre volanti grosse come ferri da stiro se ne sono viste parecchie, per fortuna nessuno e’ stato colpito…). Dai 3900-3950m fino in vetta le cose migliorano e c’e’ una traccia su ottima neve.

Per chi fosse cosi’ masochista da voler andare lo stesso, sono consigliabili (caldamente) due picche a testa e quattro chiodi da ghiaccio per cordata. Una menzione di demerito alla gestione del rifugio. I gestori ci hanno completamente fuorviato quando abbiamo chiesto loro delle condizioni. Hanno detto che le condizioni erano OPTIMAL e bastavano corda e ramponi. Noi per fortuna abbiamo portato due chiodi da ghiaccio e una picca a testa, ma altri due chiodi e la seconda picca sarebbero stati fondamentali. Una guida ci aveva detto che le condizioni al Fletschhorn erano pessime e ottime al Lagginhorn. E’ esattamente il contrario. Insomma, siamo stati buggerati (per portare meno peso, abbiamo lasciato due picche e due chiodi in piu’ al rifugio, una volta ingannati sulle condizioni!). Tuttavia, con esperienza e sangue freddo siamo saliti e scesi in sicurezza. Attualmente e’ un buon AD.

Dodicesimo 4000 alpino (14esimo in totale) per il sottoscritto, 13esimo per Matteo B. e secondo per Luca O., ormai esperto della zona. Tutti e 3 del CAI Ligure. Una salita (e soprattutto discesa) stressante e poco appagante. La maggior nota positiva e’ legata al panorama superbo a 360 gradi. Si vede un numero incredibile di 4000! Per il resto, non certo una montagna da ripetere o consigliare, almeno in queste condizioni. Vergognosa la gestione della Weissmies Huette, degli spillasoldi scorbutici che poco hanno a che vedere con dei Rifugisti. Portandoci il mangiare da casa abbiamo evitato di spendere 65 franchi (!!) di mezza pensione (e la cena e’ pessima, ci hanno detto degli italiani che hanno cenato al rifugio). Il rifugio vecchio e’ molto carino, ma il bagno e’ esterno. La funivia fino a Kreuzboden costa ora 30 franchi (scandaloso, solo 4 anni fa era 21, gia’ allora molto cara per superare solo 740m i dislivello nel bosco). Parcheggio un altro salasso: 12 franchi per due giorni. Un saluto a gianmario55 e socio, andati al Fletschhorn, e a gambalesta, incontrato sul percorso con due soci. Una stella per il panorama e la vetta riuscita, il resto non un granche’.

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