Parcheggiata l’auto nella piazzola adiacente al divieto di accesso della poderale,abbiamo proseguito col segnavia n.3 che conduce sulla poderale piu’ alta e prosegue in traverso nel bosco raggiungendo l’alpeggio nel pianoro del vallone d’Arsy,abbiamo continuato verso il secondo alpeggio sotto il colle ed abbiamo risalito i ripidi dossi erbosi fino in cresta ,gia’ sotto il bivacco,non sapendolo,abbiamo proseguito per cresta fino alla punta piu’ estetica e piu’ alta(2750 m.) a sinistra del colled’Arsy.
Da qui,abbiamo percorso a ritroso l’intera cresta panoramica fino a raggiungere questa volta il bivacco ,prima e la punta Labiez poco distante.
Tempo di percorrenza :ore 3-3,30 secondo il passo e le soste che si riducono a 2,30-3 se si va direttamente alla Labiez.
Discesa sempre per cresta integrale col sentiero n.6 A, che ritorna ,chiudendo un giro ad anello, al primo alpeggio nel pianoro. Detto sentiero non e’ chiaramente indicato se lo si vuole percorrere in salita come alternativa,( piu’ lungo),e’ segnalato con una palina di pietre e alcuni segni gialli a destra dell’alpeggio ,in prossimita’ dell’attraversamento del torrente e del sentiero che conduce verso il colle Tardiva.
Gita consigliabile ed appagante ,tenendo conto che il percorso integrale da noi fatto e’ risultato essere di quasi 20 km, e il dislivello sale a 1200 metri.
In compagnia di Giancarlo e Stefania coi quali ho condiviso la fatica e la soddisfazione per le punte raggiunte,un caro saluto a Giovanni ,Beatrice e l’altra bimba che non conosciamo,loro hanno raggiunto l’alpeggio da Echevenoz ma non abbiamo potuto incontrarli come da programma perche’ il tempo molto incerto ed il prolungarsi della nostra gita ce l’hanno impedito.