Kyanjin Ri – Tserpo Ri Langtang Trekking

Kyanjin Ri – Tserpo Ri Langtang Trekking
La gita
cristian90
5 09/03/2024
Accesso stradale
Buono fino a Syabrubesi; strada in continuo miglioramento
Traccia GPX

Abbiamo percorso il trekking della valle del Langtang nella prima settimana di Marzo, all’inizio della stagione escursionistica locale. Il trekking è stupendo per panorami e ambienti; il sentiero è sempre evidente, con numerosi saliscendi, mai pericoloso nonostante numerosi punti interessati da frane e smottamenti, ed i punti di appoggio numerosi e frequenti.
Il nostro itinerario:
Kathmandu-Syabrubesi: 7h in pulmino privato
Syabrubesi-Lama hotel: 11km e 1000D+ prima parte vicino al cantiere della nuova centrale idroelettrica, poi lungo fiume nel bosco;
Lama hotel – Mundum: 12km e 1100D+ in un bosco fatato fino a Langtang, poi si attraversa l’enorme tracciato della frana che ha spazzato via il vecchio paese nel 2015; dopo iniziano i pascoli
Mundum – Kyangjin Gompa: 5km e 300D+, tra ampi pascoli nel fondovalle, pomeriggio con sgambata verso il ghiacciaio del Langtang Lirung per acclimatarsi;
Kyangjin Gompa – Tserko Ri: 5km e 1100D+ salita breve ma ripida e continua, il panorama di vetta a 360° ripaga ampiamente dello sforzo.
Noi non siamo saliti al Kyangjin Ri, che è più basso e dal panorama meno ampio rispetto al Tserko Ri.
Ritorno: Kyangjin Gompa – Lama hotel: 17km e D+ 0m lungo ma facile.
Dal Lama Hotel ci siamo poi diretti verso Thulo Syabru, deviando dal sentiero percorso all’andata per dirigerci verso il lago Gosaikunda.

Il trekking è bellissimo e assolutamente consigliato. Riporto alcune note utili a chi volesse percorrerlo:
– La guida è obbligatoria dal 2023, ma dal punto di vista tecnico non serve. Il sentiero è sempre chiaro e mai pericoloso; la guida aiuta nel rapporto con gli abitanti del posto e nell’organizzazione di pasti e pernottamenti;
– La gradualità della salita consente un ottimo acclimatamento, per cui l’ascesa allo Tserko Ri non risulta problematica (per i soggetti ben allenati);
– Di notte la temperatura andava sempre sotto zero. Le teahouse sono sempre fredde (tranne dove si mangia) ma i gestori forniscono sempre coperte pesanti (cioè potrebbe non essere vero nei periodi di forte frequentazione);
– Il cibo è buono ma poco vario, praticamente sempre vegetariano;
– Le persone del posto sono sempre gentilissime e disponibili;
– Noi eravamo senza portatori, con uno zaino di 10-12kg a testa;
Per organizzare il trekking dall’Italia senza patemi consiglio di contattare Francesco di Planet Bhaktapur Hotel, italiano residente lì molto affidabile e gestore di un hotel+ristorante a Bhaktapur (consigliatissimo in caso di visite alla zona di Kathmandu post-trekking).

Con Martana, Gabriel, Vacchi, Bort e Fabri – mitico Sestetto Langtang

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