Partito alle 6 dalla diga con 4 gradi. Percorso non faticoso fino all’ultima rampa attrezzata. Dopo 3 ore arrivo al rifugio accompagnato da un vento gelido anche perché il sole non si è ancora visto. Appena sotto il bivacco rintraccio un sentieri che si inoltra nel vallone. E’ ben tracciato bisogna solo star attenti all’attraversamento dei ruscelli perché quasi totalmente ghiacciati…Ad un bivio prendo il sentiero di destra per la punta. Neve più poca, per lo più tracce di sentiero tra petraia e diversi ometti. Più mi avvicino sul lato svizzero e maggiori sono le raffiche di vento e il freddo pungente. Manca poco allo scollamento ma decido di tornare indietro, troppo vento e in queste condizioni non mi fido di fare la cresta da solo. Come sono cambiate le condizioni nel giro di qualche giorno! Fin qui bello scorcio sul lato svizzero e sulla becca d’oren sicuramente più attraente da un punto di vista alpinistico. Visto delle cordate in discesa da quest’ultima vetta. Gita lunga in giornata e in discesa sembra interminabile il saliscendi sulla diga.