Brulè (Mont) e Punta Kurz dalla Diga di Place Moulin per il Rifugio Nacamuli

Brulè (Mont) e Punta Kurz dalla Diga di Place Moulin per il Rifugio Nacamuli
La gita
vicente
5 23/07/2012

Salita abbastanza faticosa dal rifugio fino al Col Collon (con iniziale perdita di quota di una settantina di metri di dislivello abbondanti). Al colle non abbiamo individuato il percorso migliore, lasciandoci ingannare dal gobbone nevoso della Kurz che, purtroppo, è già ricchissimo di vetrato. Ci siamo legati a quota 3250m circa, sfruttando i lembi di pietraia presenti, e abbiamo attaccato, appunto, il ripido pendio vetrato (faticoso, se possibile cercare di evitarlo come ha detto Renato). Superato questo infido tratto, si prosegue senza difficoltà fino alla crestina nevosa -davvero affilata verso la sua metà, panorama grandioso sul Haut Glacier de Arolla da un lato e sul Ghiacciaio del Col Collon dall’altro- fino ad arrivare alla piccola e panoramicissima vetta della Punta Kurz 3498m. Dalla cresta nevosa in poi condizioni eccellenti. Scendere in breve dalla vetta su sfasciumi fino alla cresta nevosa -mai difficile ma sempre spettacolare, con ampie cornici nevose- fino alla massima depressione (considerare una perdita di quota di circa 100m di dislivello). Da lì attaccare i ripidi pendii del Mont Brulé. Noi abbiamo attaccato la calotta nevosa sulla massima pendenza. Non so quanto ancora a lungo sarà possibile, a causa di tendenza del ghiaccio vivo ad affiorare. Giunti sulla cresta nevosa, si arriva in breve alla vetta rocciosa del Mont Brulé 3591m. Una possibilità alternativa, forse più redditizia e che abbiamo sfruttato in discesa, è effettuare un traverso ascendente sotto la calotta, per poi portarsi alla vetta rocciosa del Brulé 3591m. Discesa per la via di salita (con numerosi saliscendi!) cercando di evitare il pessimo vetrato tra il Col Collon e la Kurz.

Una salita grandiosa in ambiente selvaggio. Il rifugista ci ha detto che probabilmente siamo la sesta o la settima cordata ad aver salito il Brulé quest’anno! Posti davvero isolati -non abbiamo visto anima viva dal Col Collon in su, mentre altri alpinisti erano impegnati sulla Becca d’Oren e una cordata sulla Vierge- e panorami segreti e meravigliosi. Giornata senza una nuvola e con totale assenza di vento. In compagnia di Luca O., compagno di cordata sempre più maturo e affidabile, un vero piacere fare alpinismo con lui! UN bravo a papà che si è fermato al Colle per un accenno di mal di montagna. Berg Heil!

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