Non pensavo che fosse così bella, soprattutto la camminata d’avvicinamento.Se si ariva con un allenamento sufficiente è veramente un piacere. Come rilevato da tutti, il giorno della salita all’Uhuru Peak è una bella sfacchinata,ma vedere l’alba dal tetto dell’Africa è francamente emozionante. Con la mia guida abbiamo fatto una stima (larga) di quanti sono arrivati effettivamente in punta: un po’ meno del 40% di quelli partiti,comunque sappiate che “vale” già raggiungere l’orlo del cratere che è un 250 m. più in basso (il diploma ufficiale di “cima raggiunta” contempla tre possibilta: Gilman’s Point a 5650 m., Stella Point 5750 m. e Uhuru 5896 m.) . Il freddo al mattino è notevole,sui -20 C° con molto vento, quando il sole sale un po’ nel cielo si riescono a fare le foto di rito senza troppi problemi.
Difficoltà zero, sempre però occhio a quota (ho visto tantissima gente stare veramente male) e freddo.
Ho forse battuto un record: avevo guida, aiuto guida, “valet”, cuoco,+ tre portatori di cui uno era addetto al trasporto di WC portatile e relativa tenda …
sette persone per me solo !!!