Kesch (Piz) da Madulain

Per adesso si parte ancora sci ai piedi pur essendo in Aprile. Hanno già effettuato lo sgombero della neve che porta ad un alpeggio , quindi il tracciato nel primo tratto è tagliato in più punti dai tornanti della strada. Dopo il già detto alpeggio bisogna effettuare un lungo traverso sotto i pendii ovest del Belvair , molto carichi , ma senza per ora distacchi. Poi una serie di paline ci conducono lungo una valletta sino al Rifugio Chamanna Es- Cha (aperto). Fin qui salita sotto cielo grigio e nebbia a minare la nostra determinazione. Quasi litigando per essere stati troppo ottimisti sul meteo entriamo nel rifugio e ci facciamo ” pelare ” per bene pagando ben 7 euro due bicchieri di Te. Quasi sul punto di spellare e ridiscendere per eventualmente mirare al Belvair arriva un minimo di luce in più che ci fa capire che si poteva bucare. Proseguiamo ed infatti dopo poco tutto si ribalta. Di qui in poi cielo azzurro ma il vento inizia a soffiare in alcuni tratti. Arriva anche la prima difficoltà del traverso prima del colletto leggermente ghiacciato. Poi le catene con gli sci nello zaino…solo parzialmente scoperte per arrivare alla forcella ….tutti salivano senza ramponi, e l’abbiamo fatto pure noi , ma in discesa è utile la picca. Entrati sul ghiacciaio cambia il tipo di neve , molto più leggera , ma nessun problema sino alla spalla dove si lasciano gli sci. La cresta alpinistica inizia facile poi esprime il meglio di se con due passaggi su misto e alcuni su neve molto esposti , ( sono presenti calate e spit per assicurarsi), infine diventa nuovamente semplice prima della punta. Avevamo la cresta tutta per noi ,e anche la corda e l’occorrente per procedere in sicurezza quindi in un punto l’abbiamo utilizzato
Qualcuno dietro di noi ha provato a salire senza ramponi …a mio avviso una pazzia , ma ha desistito quasi subito.
Unico rammarico aver perso un po di tempo in salita e aver fatto un po tardi perdendo in sciabilità , comunque una gran montagna!

Tanti svizzeri e tedeschi , tutti partiti dal rifugio , tranne due che si sono fatti la cammellata come noi.
Grande Tiziana!