Con Franco piacevolissima gita nell’isola delle “spugne”, con relative consorti al seguito, ottime trekkers.
La nostra salita è stata secondo il libro di vetta ben oltre la novecentesima. Direi che quest’anno si raggiungeranno le 1000 ripetizioni e credo che sia un record in un lasso di tempo così breve (apertura 2008). Ciò sta a significare che nelle isole dei monotiri sono molti coloro i quali cercano un diversivo, purchè piacevole, su una via di più tiri.
L’avvicinamento da Telendos non ci è parso particolarmente faticoso e ci ha permesso di ammirare questa parte dell’isola, selvaggia e con tratti a picco sul mare,
Per quanto riguarda la salita condivido l’idea di salire iprimi sei tiri a due a due in quanto brevi e non particolarmente impegnativi.
La seconda parte della scalata presenta invece una serie di sezioni da non sottovalutare (l’uscita del settimo tiro e la partenza del nono sono sicuramente 6a) ma la chiodatura è più che “rassicurante”: godetevela ne vale la pena!!!
Anche la discesa è piacevole ma piuttosto lunga: direi che poco meno di due ore sono senza dubbio necessarie seguendo prima i pochi ometti sino all’altro versante e poi il sentiero per il “Monastero” ed infine per il borgo di Telendos che si raggiunge dalla parte opposta da cui si è partiti.
Per completare il nostro breve soggiorno anche noi abbiamo girato per alcune falesie, ma mi pare inutile descriverle in quanto ce ne sono per tutti i gusti, difficoltà ed esposizione.
Il termine esatto per descrivere l’ambiente è rilassato e “plaisir” chi si immagina grandi avventure cambi itinerario.