Jungfrau Via Normale dallo Jungfraujoch

Jungfrau Via Normale dallo Jungfraujoch
La gita
maboro
4 24/06/2023
Accesso stradale
Lungo lago di Interlaken almeno 3 semafori per senso unico alternato sulla strada.

Per la logistica: Grindelwald terminal ha un ottimo e comodo parcheggio: 24CHF/die.
Funivia + Trenino=214 CHF, biglietto open. Non serve prenotare: sui treni ci sono carrozze per i prenotati e per chi non è prenotato. Direi che sono super organizzati, quindi non serve sbattersi più di tanto a prenotare o comperare in anticipo.
Rifugio: forse uno di quelli in cui ho mangiato peggio in assoluto, e non fanno neppure il giro di bis. Acqua a 8CHF/litro (costa meno la birra); solo una mattina con dell’acqua corrente dove ci si lava i denti, altrimenti tutto a secco. Per andare in bagno si deve uscire da rifugio (di notte proprio un toccasana!).
Conviene portarsi qualche bottiglia di acqua e anche qualche snack, se ci si ferma più giorni.

Colazioni: al momento ore 3 per Jungfrau e Fiescherhorn, 5 per Monch e 7 per chi non deve scalare (attenzione: la colazione inizia all’ora stabilita, tengono aperto mezzora e poi chiudono la porta).

Situazione ghiacciaio buona, anche se la neve anche in alto va in pappa dalle 10.
Per la Jungfrau colazione alle 3
Sabato mattina abbiamo dovuto tracciare quasi tutto per via della neve scesa negli scorsi giorni. Domenica, dopo un secondo giro di cordate, dal rifugio la traccia era evidente anche ad occhio nudo.

Un suggerimento per l’attacco, che non è molto evidente senza traccia: guardano il pluviometro molti salgono per sfasciumi a sx mentre la via più rapida è montare il nevaio proprio a destra che, con un breve giro, permette di accedere rapidamente ed evitare l’aggiramento di crepi e buchi, ancora abbastanza chiusi.
Dopo il dietro si trova una sosta, da qui andare a sinistra, traccia evidente.

Sabato non c’era nessuna traccia di salita dopo la terminale, che è impassabile per la via classica (attacca centralmente con una salita di una 20na di metri, al massimo). Un conciliabolo di guide decide di attaccare tutto a destra (guardate le foto associate a questa relazione e la differenza con quelle della home), determinando una salita sul pendio da 50° da proteggere con corda da 50metri, meglio da fare con doppia picca. Poi, anche il traverso successivo era delicato. Infine, i paletti sommitali distano 60 metri, a causa della condizione spappolosa della neve anche alla mattina, meglio avere una corda così lunga per proteggersi.
Discesa lunga e interminabile (soprattutto nel tratti della risalita al treno o al rifugio). Sabato una guida ha battuto una traccia che dopo la terminale piega giù dritta a sinistra per il pendio. Visto dove passa, meglio non avventurarsi dopo le 9 perché attraversa un imbuto di scarico.

Per come l’abbiamo approcciata, leggendo anche le vecchie relazioni, abbiamo un po’ sottovalutato le diverse condizioni di quest’anno (il climate change incide anche sui Fiescherhorn dove domenica molte cordate sono rientrate senza riuscire a superare il canalino a quota 3800 per via della necessità di doppia picca, corda lunga e abilità su terreno misto).

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