Jungfrau Via Normale dallo Jungfraujoch

Jungfrau Via Normale dallo Jungfraujoch
La gita
mowgli
22/08/2016

Partiti dal rifugio alle 5,30 senza colazione…………….. è bene prendere la sera prima accordi con la rifugista per gli orari, quasi tutti vanno al Monch e la colazione per loro è prevista per le 6, tardi per noi.
Si segue a ritroso la pista per l’arrivo del trenino e ci si abbassa sullo Jungfraufirn aggirando una zona crepacciata giungendo allo sperone roccioso denominato Rottalsporn(ad oggi il percorso su ghiacciaio per l’aggiramento dello sperone non era tracciato), si sale ad un evidente pluviometro dove inizia la parte di arrampicata che conviene fare senza ramponi, si percorre un diedro di III e si giunge ad una sosta(utile per una doppia in discesa), da questo punto si alternano tratti di sentiero su sfasciumi e tratti di facile arrampicata fino a mettere piede sul crinale nevoso del Rottalsporn e si inizia a salire per ripidi pendii fino a giungere al traverso sotto le pendici del Rottalhorn che conviene percorrere abbastanza velocemente perché esposto a possibili scariche dalle ripide pareti nevose.
Terminato il traverso si giunge alla base di un ripido pendio, 50° (con terminale che si sta aprendo) che, bucando una cornice, porta al colle Rottalsattel, dopo aver percorso un tratto di cresta si giunge ad un successivo esposto traverso su pendio con pendenze di 45° (presenti fittoni) che porta ad un costone roccioso anch’esso attrezzato con fittoni metallici, nel traverso sono accaduti negli anni passati incidenti mortali………….
Da questo punto si percorre il ripido pendio nevoso(40°/45°) che porta alle ultime facile roccette ed in breve si è in cima da dove si può godere di uno sconfinato panorama con il contrasto dei boschi da un lato e delle imponenti masse glaciali dell’Oberland dall’altro con una vista spettacolare sull’immensa distesa glaciale dell’Aletshgletscher.
Discesa effettuata per lo stesso percorso facendo una veloce doppia per superare il diedro di III
Salita da non sottovalutare per l’impegno fisico e tecnico richiesto pur avendo un dislivello contenuto, dal rifugio alla cima e ritorno alla stazione del trenino sono circa 1000mt considerando le risalite.

Seconda salita di una due giorni nell’Oberland condivisa con Marco e Anna

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