Macugnaga – Jhonny il Bragantino

Macugnaga – Jhonny il Bragantino
La gita
darione63
4 08/11/2015

Bellissima via di placca e tecnica in ambiente superbo con vista del Monte Rosa

Agli inizi di Luglio avevo provato ad attaccare questa via che data la quota di partenza poteva essere abbordabile durante la calura estiva sbagliandomi di grosso. Infatti dopo 5 tiri con i piedi cotti e bolliti e abbastanza assetato avevo deciso con il compagno di cordata Renzo di abbandonare l’impresa riproponendomi però di riprovarci in autunno.
E quindi con Pietro Gabriele e Fabio ho riprovato la via qualche mese dopo con grossa soddisfazione e successo. Tempo magnifico soleggiato e caldo tanto da farla a torso nudo sorvegliati da un poderoso Monte Rosa.
La via è decisamente varia , bella e continua con una partenza decisamente impegnativa di purissima placca dove le mani servono quasi solo per rinviare. Siccome il sito ossolaclimbing talvolta non è visibile faccio un rapido sommario dei tiri.
L1: tiro di placca verticale impegnativo e delicato con spit abbastanza distanziati ma con un pò di impegno azzerabile – 6c 25mt
Breve trasferimento seguendo una traccia formata da un piccolo rio fino alla parete dove si trova spit singolo con maillon
L2: tiro impegnativo su placca che segue alcune fessure talvolta bagnato nel qual caso , come è successo a noi , aggirabile verso metà lunghezza sulla destra tramite breve traverso con prese rovesce che porta ad uno spit della via parallela di destra. In questo caso utili friend .75 e 1 BD per proteggere il traverso – 6a+ 55 mt oppure con variante 6a+ 62 mt. e sosta della via parallela.
L3: tiro più semplice con buone prese – 5b 20 mt.
L4: tiro di placca e semplice traverso verso destra. La difficoltà si trova tutta sulla placca iniziale mentre superato il risalto il traverso a destra è semplice. Utile un friend di sicurezza sul traverso che presenta 1 solo chiodo su 20 mt – 5c 40 mt.
L5: tiro tecnico e di equilibrio dove si nota una verticale leggermente aggettante che è la difficoltà del tiro; passaggio molto tecnico e delicato. Successivamente piccole tacche – 6a+35 mt.
L6: dalla sosta è visibile a sinistra (no a dx) il primo spit, segue in verticale una breve parete leggermente strapiombante ma con buone prese. Interessantissimo il successivo traverso a dx su piccolissima cengia esposto e umido – 5c 20 mt.
L7: placca continua abbastanza impegnativa – 6a 35mt.
L8: attraversare la breve cengia verso dx e attacco sulla parete di fronte in leggero strapiombo ma su buone prese e successiva placca. Uscita prendendo come prese i ciuffi d’erba che sporgono alla fine del tiro. Sosta finale su albero – 6a 25 mt.
Noi abbiamo fatto la discesa con 5 calate in doppia L8-L7, L7-L5, L5-L3, L3-L1, L1-terra con 2 mezze corde da 60mt; prestare comunque molta attenzione alla 3a e 4a calata perché si arriva quasi a fine corda.
Un grazie a i compagni di cordata per la bella giornata e buon divertimento ai prossimi.

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