Jolanda (Punta, Cascata di)

Primo tiro: a sinistra il tubo di flusso è ancora aperto, si passa sulla destra dove i primi 10 metri sono su meduse. La sezione centrale del primo tiro, di solito la più verticale (circa 8 metri), è formata anch’essa da meduse e quindi costringe a progredire superando tratti in strapiombo seguiti da ristabilimenti. A causa della durezza (e quindi fragilità) del ghiaccio richiede un approccio comunque delicato, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei piedi. Arrivo in sosta a sinistra traversando sopra il tubo di flusso decisamente sottile. Sosta molto in alto a causa dell’assenza di neve/ghiaccio sul risalto. Secondo tiro mai visto in queste condizioni (di solito si passa agevolmente sulla sinistra su una rampa abbastanza lineare): sulla sinistra dalla sosta un muro verticale di meduse di cristallo, quindi si parte con traverso ascendente verso destra su tubo di flusso con 10cm di ghiaccio. Dopo 5 metri si sale in verticale sulla destra con progressione più semplice. Sulla sinistra campane vuote e buchi impediscono di sfruttare la parte più semplice della cascata. Per l’arrivo in sosta l’unica opzione era il passaggio su di una colonna di circa 70cm di diametro, a destra buco e a sinistra tubo inconsistente. Arrivo in sosta traversando a sinistra su accumulo di neve pressata e crosta da rigelo con neve pressata sotto.

Partiti con l’idea di trovare una cascata formata e più facile degli altri anni a causa delle foto viste in giro, abbiamo in realtà trovato condizioni decisamente difficili. Meno male che il socio si è tirato tutta la cascata e mi ha permesso di chiuderla in qualche modo. Grazie Luca!