- Accesso stradale
- Periodo di punta dell'anno, quindi park strapieno a Castello da dove si prende a salire a piedi.
Utilizzate al meglio le info di chi ci ha preceduto per cercare di seguire la linea di salita nella maniera piu’ corretta possibile. Bello il diedro iniziale dove si arrampica sul serio, protetto da chiodi vecchi, non proprio vicini. E va da se quindi che un po si e’ dovuto integrare con friend medio piccoli per avere ragione di esso.
Decisamente faticoso uscire dalla strozzatura, e’ un passo solo in odore di V a mio avviso.
Esposto e scomodo raggiungere in discesa la sosta per la calata di 15m.
Le placche che seguono dopo il traverso che porta sul lato sud non sono per niente banali e scarsamente proteggibili. Non giurerei il muro finale di 5m che abbiamo salito con l’ausilio di tre friend medio piccoli, sia effettivamente quello citato in relazione, non abbiam notato il chiodo che ci aspettavamo di trovare.
Il muro in questione a sx del filo un po’ in ombra, solcato da una fessura cieca, offre spazio per una arrampicata elegante e di soddisfazione, in quanto ricco di prese di una certa consistenza.
Poco oltre gia e’ possibile intravvedere la croce di vetta raggiunta con semplici passaggi piu’ di tipo acrobatico che atletico.
Chiusura del giro ad anello con salita all’attacco per il vallone delle Giargiatte e successiva discesa per il vallone del Duc.
Con Anto