Jacquette (Tète de) da Chateau Queyras, giro per Sommet Bucher, colli Prés de Fromage, Fromage, Estronques

Jacquette (Tète de) da Chateau Queyras, giro per Sommet Bucher, colli Prés de Fromage, Fromage, Estronques
La gita
andrea81
4 03/08/2013
Equipaggiamento
MTB

Giro davvero notevole, vario, si cambia ambiente di continuo. Salita bella e regolare per il Sommet Boucher, la parte asfaltata su pendenze 7-% permette un buon riscaldamento (non potendo farlo prima), poi alle prime avvisaglie di tratti asfaltati la musica cambia, e si passa al 9-10% comunque su fondo ottimo. La parte finale per il Sommet è di nuovo molto semplice. Ma la gita inizia solo qui. Discesa su sentiero e poi stradina e breve risalita al col de Pres de Fromage, fontana monopolizzata dalle mucche. Lungo traverso nel bosco, sempre pedalabile, fino alla fontana Rouge, posta in una bella e verde conca, ottima acqua. Oltre salvo brevi tratti occorre spingere per circa 150 m di dislivello, fino a guadagnare la dorsale dove inizia il meraviglioso sentiero per il Col de Fromage. Salvo forse un brevissimo tratto iniziale, dopo la pedalabilità è pressochè totale (attenzione al passaggio sulle calaques!!). Dal Col de Fromage salgo a piedi (stupidamente) alla cima delle Crete des Chambrettes con il fortino in cima; se avessi saputo del bel sentiero pedalabile forse anche in salita, avrei portato la bici.
Ritornato rapidamente al col de Fromage, proseguo come da descrizione sul sentiero non segnalato ma evidente, che con tratti ciclabili e altri meno, taglia tutto il versante meridionale della Tete Rasis. Ho trovato acqua nel primo ruscello che si attraversa, piccolo zampillo destinato a prosciugarsi. Dopo il lungo mezza costa, i 100 m per il Col des Estronques sono da farsi quasi totalmente bici a fianco. Arrivato al colle un temporale formatosi dal nulla ha scaricato un po’ d’acqua, me nel giro di 15′ si è esaurito lasciando posto al sole. Salito quindi a piedi sulla cima della Tete des Jacquettes, gran punto panoramico.
Capitolo discesa: la mia mediocrità su questi tipi di sentieri è evidente, fatto a piedi i primi tornantini sotto il colle lato Saint Veran, poi qualche bel tratto scorrevole in sella, poi altri passaggi troppo ripidi per le mie capacità; quindi per me discesa più piedi che in sella, ma poco cambia sulla valutazione dell’itinerario, chi è più bravo di me si diverte senz’altro. Rientrato a Chateau Queyras su asfalto.

Giornata molto calda, attualmente si trova ancora acqua con facilità in due fontane prima del Sommet Boucher, poi nella conca dopo il Col des Pres de Fromage, poi un piccolo zampillo dopo il Col de Fromage, e infine nel vallone di discesa a Saint Veran. Forse il percorso è più apprezzabile a inizio autunno con caldo meno intenso, ora però le fioriture sono nel momento clou. Incontrato parecchi escursionisti e un altro biker che scendeva a Ceillac (sentiero che sembra interessante).

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