Jean Charrey (Punta) – Spigolo Bozzetti

Jean Charrey (Punta) – Spigolo Bozzetti
La gita
luther
5 17/06/2023
Accesso stradale
In auto fino a Dzovennoz/Les Rus...ampio parcheggio di fronte ai bagni pubblici.

Dal rifugio l’accesso allo spigolo è agevole nonostante una lingua di neve di una 50-ina di metri che lo precede (bastano le scarpe da approach). L’attacco è evidente in ogni caso c’è un bel cordoncino bianco qualche metro più in alto dell’attacco a segnalarlo. La relazione di Gulliver è precisa anche se penso che L6 sia un tantino più lunga dei 25 m dichiarati: lo sviluppo della via è comunque evidente anche se in certi punti serve un pò di capacità nel “leggere la roccia”. La chiodatura è parca ad eccezione dei punti chiave dove l’ingaggio è maggiore…alcuni chiodi forse andrebbero ribattuti. Le soste sono a due spit uniti da catena (le prime 6 o 7) mentre le restanti sono a spit uniti da cordoncini alcuni dei quali un pò agè…meglio usare soste preparate; tutte le soste hanno un maillon di calata anche se un pò vetusto. Qualche dado degli spit si muove, non avevamo una chiave ma sarebbe il caso di stringerli un pò. La roccia è generalmente buona anche se un pò lichenosa. Soprattutto nei camini c’è il rischio che qualcosa venga via…fare sempre attenzione e testare bene tutto! Per la salita abbiamo usato una decina di rinvii di cui almeno un paio alpinistici e una serie di friend BD con giallo (2) e verde (0.75) doppiati…molto utili quelli piccoli. Utili un paio di fettucce per attrezzare qualche clessidra qua e la.
Dalla sosta del 12° tiro (quella di Brontolo), comincia la lunga teoria di calate, tutte rigorosamente di 25/30 m su soste spittate con cordone ed anello di calata…noi abbiamo usato una mezza corda da 60m e non abbiamo avuto troppi problemi a scendere. Seguire fedelmente lo spigolo e tenere d’occhio gli spit di Brontolo per non perdersi. Si atterra su una forcellina dove una sosta con rinvio e cordino arancione aiuta nella calata verso il cono nevoso di salita (a sx faccia a valle)…con una doppia da 60 m (unire 2 corde) si arriva fin quasi alla base del nevaio risparmiandosi la fatica della discesa.
Nel complesso una stupenda via alpinistica che richiede agilità e fermezza.

Splendida gita fatta in giornata con tempo spettacolare…siamo stati veramente fortunati. La difficoltà dichiarata, TD-, credo che esprima alla perfezione l’ingaggio necessario per completare la salita. Fatta con Daniele e…con la compagnia degli strapiombi che ci hanno accompagnato per tutta la salita. Ottima accoglienza al rifugio.

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