Ivery (Falesia di)

Dal punto di vista tecnico, non posso che confermare quanto già scritto. La parete è pressochè verticale, offre allo stesso tempo alcune partenze su placca appoggiata ed una fascia centrale piu’ fisica ma piu’ facile. Le difficoltà massime sono in genere concentrate in pochi metri, ma, come da descrizione, Obbligatorie! La roccia è una meraviglia! la chiodatura è ravvicinata nei primi metri, piu’ ariosa sul resto del tiro, tuttavia senza essere mai pericolosa. Immagino si sia seguita la logica francese, importata poi da noi negli anni ’90. Indipendentemente dalla difficoltà, si chioda vicino all’inizio per non cadere in terra, e dopo …si scala.
Personalmente (ma è solo una mia considerazione) questo restituisce il piacere di scalare, cercando la sequenza giusta tra una protezione e l’altra. Va da se che l’arrampicata qui è piu’ di testa che in altre falesie, soprattutto per chi è abituato alle chiodature attuali piu’ generose.

Con Carletto e Cri. bellissima giornata di sole e venticello leggero. fatti i primi 6 tiri da sinistra, tutti meritevoli. Solo noi in falesia.
Non mi dilungo sulla storia di Ivery, vissuta in prima persona, trattandosi di una tra le mie falesie preferite al tempo della chiodatura originale. Fu chiusa per i dissidi tra abitanti e , purtroppo, la maleducazione di alcuni arrampicatori. 30 anni fa non c’era la Stalla-casa ma un bucolico prato alla base del settore centrale e destro, quasi 30 tiri dal 5a al 7a. Bravissimi i chiodatori, che hanno riportato in vita almeno la parte sinistra. Credo che per evitare nuovi dissapori, convenga andare ad Ivery come se si entrasse in casa di qualcuno. Un cartello di divieto di accesso di fatto vieta la scalata delle vie dalla 9 alla 15. Vie che si trovano esattamente dietro la casa. Al limite, si potrebbe chiedere il permesso di salirle ai proprietari, potrebbe essere un buon segno di rispetto verso di loro.