- Accesso stradale
- no problem all'inizio del sentiero del Parco, 2 slarghi
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2200
Percorsa in a/r la suggestiva gorgia, pronto a battere in ritirata qualora non in condizioni: in realtà in salita neve sempre portante, che cominciava a smollare solo sul pendio finale dell’Ivertaz (venticello gradevolmente freddo) comunque sommitato racchette ai piedi, in faticosa linea diretta alla cima (ometti & muretti). In discesa neve smollata ma ancora tenace, e cmq con rio ampiamente evitabile. Penosi solo gli ultimi 100m di dislivello prima del ponticello del sentiero 5c, qualche bella “bucata”, ma con il rio a distanza di sicurezza.
Montagna “isola” dai panorami commoventi. La gamba teneva, il meteo pure, ma non più la neve, come del resto previsto, per cui rinunciato a sommitare l’Envers e proseguito traversando il Medzove riguadagnando il pianoro sommitale per un divertente pendio-canale convesso. In vetta alle h 11,40. Non inanellato per il Grand Lac, dove l’esposizione ai raggi appariva maggiore. Nessuno in giro lato Barbustel (magica conca sospesa nello spazio-tempo con laghi in fase di sghiacciamento). Molta gente nei pressi del lago Muffè, completamente libero da neve.