- Accesso stradale
- Buone possibilità di parcheggio ai 1765 metri della partenza del sentiero.
Novemilaseicentoventidue piedi, eccetera, eccetera. Escursione caratterizzata da oltre una dozzina di laghi con dimensioni e colori diversi, molti veramente belli…Meteo imprevisto ed imprevedibile, sorprendentemente splendido fino a metà mattinata, poi nuvole che vanno e vengono, infine dopo mezzogiorno, vengono senza più andare, e allora cielo coperto e dalle 14 una buona ora di rovescio temporalesco con tanto di grandinatina; finale asciutto fino all’auto. Salita camminabile fino al col du Lac Blanc, discesa al Barbustel e lungo ombreggiato mezzacosta pianeggiante lungo il lago Cornu sino ad arrivare allo stupendo pianoro dove sorgono i ruderi dell’alpe Pisonnet (2292 m): da qui la mulattiera zigzagante supera la apparentemente invincibile bastionata rocciosa fino alla meraviglia del Gran Lago, osservato dall’alto dal casotto Verthuy (simile a uno chalet). Rapida salita al colletto 2795 e alla prima cima della giornata (i 2845 metri della punta di Mezove), discesa fino in prossimità del lac des Heures per affrontare (tenendoci sulla sinistra) il ripido pendio della seconda cima (i 2933 metri del monte Ivertaz). Considerato il rapido peggioramento meteo, rinunciamo alla cima dell’Envers du Lac Glacè e, raggiunto il colletto 2795, in breve ci portiamo sul monte Bel Plat. Discesa esattamente ripercorrendo l’itinerario di salita, in parte con pioggia e terreno scivoloso.
I km sono circa 21, il dsl+, con le due risalite al ritorno, supera i 1800 metri. Difficoltà EE.
Quasi cinque ore per arrivare alla Ivertaz, quattro per il ritorno.
Con la compagnia di Giulia e Gian Mario.