Island Peak (Imja Tse)

Island Peak (Imja Tse)
La gita
luc81
5 03/11/2006

Il mio primo 6000… un’emozione grande…
Salito a conclusione del trekking nella valle del Khumbu, dopo 13 giorni di duro scarpinare. Non era una priorità per me, questo Island Peak, ma son arrivato alla fine di questo trekking in una condizione stratosferica, e mi sarei mangiato le mani se non avessi provato… il gruppo, dopo tante sofferenze, si è tirato indietro, cosi a provarci eravamo solo io e Monica, la “Piccola Grande Bresciana”!! Partiti il 2 da Chukung (il giorno prima avevamo “preso” la benedizione dal Lama…) verso il campo base, raggiunto dopo 2,5 ore noiosissime su pietraie. Tutto il giorno in tenda a scaldarci (campo base a 5150 mt). Dopo pranzo e cena preparati dal nostro portatore, all’occorenza diventato anche cuoco, alle 7 eravamo a nanna… Sveglia ore 2,30, partenza ore 3,15. Fuori non c’è un filo d’aria, temperatura -1°, noi molto vestiti… Dopo 100 metri sono gia in maglia, sudato marcio… i primi 400 metri sono su traccia di sentiero, ma ripidissimo, e senza un solo metro in piano per riprendere fiato… io, Mony e Tsering, la nostra guida, saliamo molto veloci, e superiamo parecchia gente… alle 4,30 (temperatura che raggiunge i -9° max) incomincia a nevicare… tempo pessimo… son tentato di tornare indietro… alla fine continuiamo, ma a causa della sudata fatta in partenza incominciamo ad avere molto freddo, sopratutto a mani e piedi… da quota 5500 a quota 5800 si fa un tratto che io reputo con passaggi al max di I grado (non vera la diceria che ci sono passi di II grado), su roccette, ma la neve sta iniziando a imbiancarle… a 5840 Monica desiste… troppo freddo, non sente piu i piedi, e non si vede che a una distanza di 100 metri… son tentato di seguirla, poi la mia “voglia di vetta” ha la meglio, anche se anch’io non sento piu le punte dei piedi. Alla fine lei scende con Tsering, io contratto con un’altra guida e parto (questa guida non mi cagherà di striscio, e alla fine salirò e scenderò completamente solo…). A 5845 ramponaggio… prima parte sul ghiacciaio ad aggirare discreti crepacci (intorno ambiente grandioso, seraccate immani…). Al colle prima dell’attacco del pendio finale mi devo fermare a massaggiarmi i piedi… non mi è mai successo, ho talmente freddo e male che quasi mi vien da piangere… dopo 15 minuti riparto, mi aggancio alle corde fisse e su!!! il pendio lo valuto a 55° costante, non di più… si salirebbe senza fisse, ma il pensiero che il primo ospedale è a 4 giorni minimo mi fa agganciare con la Jumar, giusto per sicurezza…. ghiaccio, scalinato molto male, danno più fastidio di quello che aiutano… salgo a velocita folle i circa 120 metri di dislivello, e arrivo sulla cresta ansimante… riparto subito sulla cresta finale, facile ma esposta, 80 metri (con 3 o 4 tappe…il fiato non arriva più a causa della salita troppo veloce del pendio….) e son in vetta!!! da una parte gioia immensa, un 6000, e neanche cosi banale come dicevano!!!! dall’altra delusione per visibilità pari a zero… so che di fianco a me, a pochi metri c’è il Lhotse, ma non vedo una mazza… mezz’ora in vetta, e poi giu in picchiata… doppia nel pendio sulla corda fissa, in discesa i piedi tornano a vivere, e quindi giù veloce al campo base…
in salita impiegato 5,15 ore esatte (alle 8,30 ero in vetta)
in discesa 1,40 ore. alle 11 esatte ero al campo base, mezz’ora per riprendermi, con complimenti vari dei 2 portatori, di Tsering e di Monica, poi di nuovo giu a Chukung, arrivato alle 13, parecchio cotto… ma a questo punto è tutto finito, solo piu 3 giorni di discesa, ed è finito in bellezza!!!!(peccato solo che Mony non ce l’abbia fatta….)
grazie al mio grande gruppo, e al grande Tsering…

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