Fino al “Ponte del Medico”, il ponte dopo Besmorello, la strada è asfaltata e si trova un primo parcheggio. Con auto normale/alta e guidando piano si possono guadagnare un altro paio di tornanti fino ad una catena dove si parcheggia. Si sale su strada carrabile fino al Rifugio Migliorero, già aperto e con fontana d’acqua esterna per rifornimento, poi da lì si prosegue su sentiero sempre evidente e ben segnato verso il Passo di Laris, 2744 m. La prima neve che si trova è nella pietraia oltre il passo: ad oggi ci sono alcuni nevai piuttosto ridotti di neve marcia da attraversare. Avevamo i ramponi ma non li abbiamo usati, tuttavia serve passo fermo. Condizioni almeno un mese in avanti, direi da inizio Luglio. Superata la pietraia si sale tra “facili roccette”, mai esposte, verso la cima. La via in questo caso risulta fin troppo segnata con bolli rossi, comunque la salita è divertente ed agevole. In vetta ci siamo concessi un’oretta di pisolino sotto il sole prima di ridiscendere a valle. Alla macchina in circa 8 ore e 30 dalla partenza, comprese pause. Personalmente rivedrei in F la classificazione proposta in EE/F da alcuni siti, sia per i nevai comunque un po’ noiosi che per le successive roccette. Niente di tremendo comunque. A fine gita il mio gps segnava 1380 m e 17 km, sebbene la traccia Koomot dava 2 km in meno 🤷♂️. Con Gabri (falso tirolese), Paolo (Barbapapà resiliente) e Sandro (alpinista escursionistico).