Subiasco (Alpe) da Bessè, anello alto del Vallone degli Invincibili

Subiasco (Alpe) da Bessè, anello alto del Vallone degli Invincibili
La gita
gambalesta
3 11/10/2015
Accesso stradale
Poco posteggio (arrivare presto)

Sentiero non molto in ordine , con tratti in cui bisogna prestare attenzione, ma luoghi che ancora parlano di una storia assurda e affascinante.
Mi trovo qui a descrivere tutt’altro rispetto quanto desiderato. Partiti dalle pianure nebbiose arriviamo in ritardo in Val Pellice ma carichi come due molle ed entusiasti. Poco prima di lasciare l’auto incontriamo in ritirata l’amico/socio giuliof che a causa di un infortunio ad un suo compagno rientrava per ovvi motivi. Appurato che non avremmo avuto compagnia , io e il mio socio ste89 proseguiamo a piedi x il Rif. degli invincibili che raggiungiamo in circa 40 min. Luogo molto caratteristico e particolare. Proseguiamo poi sul sentiero che taglia a mezzacosta verso il vallone e fiduciosi delle informazioni che avevamo andiamo alla ricerca della via di arrampicata ” Gran Guglia Pa pi que cattre”. Superiamo una piccola falesia percorrendo un sentiero erboso e pensiamo di essere arrivati , ma attraversati 2 canali e un colletto, non troviamo la scritta di partenza della via. Inizia un continuo vagare alla ricerca di qualche traccia ma il “nulla assoluto”. Ironia della sorte vedevamo la parte alta della via con una cordata in azione ma da dove fosse partita è un mistero. Tra funghi e castagne arriviamo all’ora di pranzo e dopo un breve ristoro rassegnati decidiamo di scendere. Arrivati all’auto e sucesivamente a Bobbio Pellice , tentiamo una ricerca Web per trovare un vicino ripiego e con l’aiuto di un locale ci indirizziamo verso una piccola falesia che ” dovrebbe” essere nelle vicinanze. Le indicazioni che ci vengono date , sono di attraversare un bosco di castagni per mezzo di un evidente sentiero e risalito in parte il bosco si arriva alla falesia “poco frequentata” di “paretina dei 7 nani”. La realtà è un’altra….. Il sentiero sale con numerose svolte e senza indicazioni , per di più in totale abbandono tra rovi e sterpaglie , senza nessuna possibilità di visuale. Ogni accesso alla falesia è stato accuratamente chiuso e nascosto dai locali che evidentemente non vedevano di buon occhio gli arrampicatori. Stufi di portare corde e attrezzature a spasso per boschi , battiamo in ritirata sotto un violento bombardamento di ricci e castagne. Ma come dice qualcuno , i cambiamenti e le difficoltà a volte sono opportunità ! Caldarroste!

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