Invergnaou (Becca d’) da Bionaz per il Col du Mont Echeut e la Cresta Ovest

Invergnaou (Becca d’) da Bionaz per il Col du Mont Echeut e la Cresta Ovest
La gita
enzo51
3 26/10/2014

Il fascino che queste montagne impervie e dimenticate emanano e’ tale che, una visita di carattere puramente esplorativo ai fini di soddisfare la propria curiosita’, non gli e la si poteva far mancare. Partiti da lo Queloz , isolata frazione di Bionaz nella ridente Valpelline. Il sentiero da subito mette a dura prova, del resto e’ una muraglia quella che costituisce la prima parte d’accesso a quest’immensa montagna, cui fa seguito un lungo erto e disagevole vallone dall’aspetto selvaggio, totalmente privo di sentiero. Bisogna arrangiarsi a salirlo arrancando alla bene meglio. Piu’ complicato ancora si fa l’accesso al colle, dove il vallone si stringe a formare il canale dal fondo detritico oggi murato nel gelo, e che abbiamo dovuto risalire inevitabilmente ramponi ai piedi. Di colpo meglio sono andate le cose una qualvolta in cresta e al sole. Dapprima piatta e facile, fino a diventare un’interessante nonche’ divertente arrampicata sul filo sinuoso e aereo, che con abbondanza di ginnastica acrobatica, ci ha portati in vetta alla centrale dopo essere ovviamente passati anche dall’occidentale. Roccia nel complesso buona, ma a tratti soggetta a staccarsi con facilita’ in corrispondenza del filo di cresta, per queste ragioni e per il fatto che sono itinerari non piu’ percorsi negli anni necessitano di fare molta attenzione nel percorrerli, oltre che una lauta pulizia di tutto cio’ che resta in mano. A noi per la discesa ci e’ parso piu’ logico e conveniente segure il possente sperone rivolto a nord-ovest che guarda giu’ dritto verso le case di Bionaz, all’inizio facile, che ci ha riservato una qualvolta abbandonato circa a meta’ per seguire sulla sx un sistema di canali e cengie, una piccola sorpresa solo all’ultimo momento, e cioe’ il superamento di una balza rocciosa che fungeva da sponda di un incassato canale, che e’ stato giocoforza inevitabile oltrepassare per pervenire al vallone dell’andata. E, con ancora molta discesa disagevole, andare a riprendere il sentiero giu’ in paese a ormai notte fonda. Con Tiziana, nei panni di alpinista provetta, che con la roccia oggi ha dimostrato davvero di saperci fare.

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