Huayna Potosì Via Normale dallo Zongo Pass

Primo giorno scaricati allo Zongo Pass (4750m), saliamo lungo un bel sentiero fino al rifugio Zongo (qui questa parola ha mantenuto l’accezione originale del termine: una baracca in cui dormire col proprio sacco a pelo e cucinarsi la cena) dove una tipica donna boliviana accovacciata tra i massi registra gli ingressi e fa pagare un biglietto di ingresso di 1 euro a persona. Proseguiamo fino al Campo Alto Rocas dove da qualche anno è stato costruito un altro rifugio dello stesso genere, custodito. Lungo la salita veniamo ripetutamente sorpassati da vari portatori carichi all’inverosimile, fra questi una tipica ragazza boliviana dalla caratteristica forma cilindrica (150 cm di altezza per 80 cm di diametro) con tanto di paperine!!! Cena alle 17.30 e nanna alle 19. Sveglia alle 2 e partenza alle 2.45(fra gli ultimi, ha deciso così la nostra guida che non vuole avere troppi principianti fra le scatole). Salita fredda ma senza il vento che ha soffiato fortissimo tutta la notte ed improvvisamente si è placato. Tracciona autostradale: il Huayna Potosì è la montagna più scalata della Bolivia, oggi una quarantina di persone tra clienti e guide. La traccia sale evitando enormi voragini, supera un tratto più ripido e si porta fin sotto la cima, di qui lungo e laborioso traverso in mezzo ai penitentes e poi su per la cresta aerea, ripida ma ottimamente tracciata fino ai 6088m della vetta in 4h. Discesa senza problemi in 1h30.Ultima delle nostre salite andine. Con Bubbola ormai incontenibile che guarda male la guida quando le dice di scendere faccia a monte il tratto più ripido e gli risponde Non esiste! scendo faccia a valle! Probabilmente l’assenza di ossigeno le dà alla testa… Con la nostra guida boliviana Mario Chura. Lungo il percorso molti neofiti ai quali la salita è stata proposta da agenzie di La Paz che mettono a disposizione tutto il materiale, un giorno di corso su ghiacciaio, guide, portatori, ecc… Quasi tutti arrivano sulla cima con molta fatica, parecchio impressionati per i crepacci, il ghiaccio affiorante a tratti e la cresta aerea. Per molti di loro la partenza è all’una e il ritorno all’ora di pranzo.