Homme (Tète de l’) dai Piani di Stroppia per il Col Gippiera

Homme (Tète de l’) dai Piani di Stroppia per il Col Gippiera
La gita
andrea81
5 29/07/2018
Accesso stradale
si parcheggia al secondo campeggio

Cima a cui tenevo da tempo, finalmente la giornata ideale (un po’ troppo calda a dire il vero).
Itinerario non alpinistico (come la relazione precedentemente indicava) ma al massimo EE/F ovviamente in condizioni di terreno asciutto.
Partito alle 8 circa dal parcheggio ho cercato di tirare un po’ nel tratto iniziale fino al Lago della Niera (le cascate sono ancora attive anche se la portata si sta riducendo ed il lago svuotando), per poi rifiatare un po’ nel lungo vallone con molto spostamento fino al Colle Gippiera. Da qui ho valutato più rapido scendere al Lago dei Nove Colori e percorrere la sponda sinistra del lago piuttosto che seguire il sentiero Roberto Cavallero tra pietraie e lingue di neve, fino a portarmi al centro della vasta pietraia sotto la verticale della cima, attualmente alcuni nevai facilitano la progressione. Il pendio di salita che da lontano sembra inaccessibile, visto da sotto “spiana” decisamente pur restando ripido ma sempre appoggiato, non c’è mai esposizione. In salita ho inizialmente perso la traccia spostandomi troppo a destra, la via migliore gira un po’ verso sinistra portandosi al di sotto di una parete di roccia obliquando da sinistra verso destra (sono presenti alcuni segni di vernice gialla sui massi più grossi). Salita molto faticosa tra detriti e ghiaioni e tratti di terriccio, verso i 2/3 del pendio non ci si deve far ingannare da ometti verso destra, che indicano il percorso verso il Passo Terre Nere. Verso la fine del pendio il terreno spiana un po’ e diventa più solido, ormai in vista della cima. Qui si scollina sul versante nord dove una comoda traccia tra pietrame porta in cima, praticamente un sentierino senza dover mai usare le mani. Attenzione solo agli ultimi metri con placche rocciose sporche di detrito.
arrivato in cima dopo 3h 40′ dalla partenza.
Discesa dallo stesso percorso di salita, molto rapida nel canalone sfruttando i ghiaioni e poi i nevai fino al Lago dei Nove Colori, risalita breve ma ripida al Col Gippiera e poi scorrevole fino all’auto.
Itinerario che per il mix dislivello e sviluppo richiede un buon impegno fisico.

Oltre a me sono arrivati in cima altri 7 escursionisti (in vari gruppetti) tutti provenienti dal Passo Terre Nere. Giornata tersa e senza una nuvola, panorami meravigliosi. Molta gente dal Lago dei Nove Colori fino all’auto ma ben distribuita sui vari percorsi.

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