Homme (Tète de l’) Cresta N/NE da Grange Collet

Homme (Tète de l’) Cresta N/NE da Grange Collet
La gita
gondolin
4 21/09/2019
Accesso stradale
in auto sino alle Grange Collet

Siamo partiti da Torino nella convinzione assoluta che la copertura nuvolosa sarebbe stata alta ed incompleta, e quindi puntavamo ad arrampicare sulla via Solo per Bruna sulla parete est della Rocca Castello. Sulla strada per raggiungere le Grange Collet veniamo fermati in auto due volte: prima per il transito di una mandria di mucche e poi di una mandria di pecore (mai visto di persona tanti bovini ed ovini percorrere una strada prima d’ora)…i tempi si dilatano e la copertura nuvolosa continua ad essere bassa e consistente. Giunti alle Grange Collet, parcheggiamo l’auto e consultiamo la cartina per trovare una meta alternativa.
Scegliamo come meta la Tete de L’Homme attraverso i colli Maurin e Marinet, ed imbocchiamo con decisione il sentiero T13, superiamo la “barca di pietra” (intravista nella nebbia quando siamo ad un paio di metri da essa) e continuiamo a prendere quota con decisione: dopo 300 m di dislivello siamo ancora nella nebbia, e pertanto decidiamo definitivamente per una sgambata alpinistica in luogo dell’arrampicata sulla Rocca Castello. Dopo circa 400 m di dislivello usciamo dalla nebbia, ma oramai “alea iacta est”: quindi continuiamo a salire di buon passo, rimirando ogni tanto la Rocca Castello che spunta dalle nuvole, ed infine guadagniamo il colle Maurin prima e Marinet poi. A questo punto ci dirigiamo sulla traccia di sentiero molto ripido e sfasciumoso che punta verso la Tete de l’Homme: raggiunto un primo colle con caparbietà su terreno molto scivoloso, raggiungiamo una sella che si affaccia su una valletta pietrosa, in cui si intravvedono tracce di sentiero prima e qualche ometto poi. Raggiungiamo l’inizio della cresta NNE intorno a quota 3.000 m circa e da qui, cercando i punti più facili del sistema di canali e camini, indicato da 7/8 ometti, guadagniamo la cresta sommitale, che raggiungiamo in circa 2.30 ore dalla partenza dalle Grange Collet. Un pò di foto, una barretta, e ci accingiamo subito alla discesa che, dopo un primo inequivocabile tratto sino al passo delle Terre Nere, ci trae in inganno per la difficoltà di individuare subito le catene ed il canale di discesa in direzione ovest: dopo un pò di sano “ravanage” tra sentiero il che scende al lago lac des neuf couleurs e le pietraie circostanti, individuiamo finalmente il tratto attrezzato. Sfruttiamo le catene e raggiungiamo il vallone che, attraverso sfaciumi e terriccio in terreno scosceso porta al sentiero che si ricongiunge con la strada sterrata di valle a circa 30 m di quota sotto le Grange Collet.

In compagnia del socio Andrea, siamo partiti da Torino per fare una via di arrampicata sportiva e ci siamo ritrovati a percorre una via alpinistica “alla decouverte” grazie all’intuito di Andrea nel cogliere ogni dettaglio dalle vecchie cartine 1:25.000.
Via abbastanza logica ed intuibile su roccia comunque accettabile, per una ascensione “old school” ad una bella cima della valle Maira.
Rientriamo nella nebbia e nelle nuvole intorno a quota 2.400 m ed intorno alle 16 siamo nuovamente in auto e scendiamo a valle alla ricerca di una piola disposta a rifocillarci nonostante l’orario infausto: tagliere misto, panini caldi ed un buon Nebbiolo per celebrare degnamente una bella ed inaspettata “alpinata improvvisata”

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