Un’ascensione superba su una montagna bellissima. le condizioni della via erano piuttosto buone anche se la copiosa neve caduta ad inizio mese sulla via del ritorno ha complicato un po’ la progressione sul ghiacciaio. La difficoltà complessiva, anche se ho qui riportato la più consueta in letteratura, per il dislivello, l’isolamento e l’esposizione finale forse è un po’ stretta. Quella del Buscaini (datata anni ’70) a mio avviso è un po’ ironica.
Due giorni davvero… grandi! Per un po’ di coincidenze… meteo fantastico, un contesto ambientale selvaggio e isolato e poi cosa più importante (almeno per me) da soli sulla montagna! Stupendo… davvero.
In cresta lo spettacolo è unico. Colpo d’occhio sulla Nord terrificante (pensare a Willo Welzembach che ha aperto una via diretta su di lì nel 1925 suscita un enorme senso di umiltà). Impagabile l’arrivo in vetta! Un grazie al compagno di corda.