- Accesso stradale
- Valpelline - Bionaz - Diga di Place Moulin (Parcheggio)
L’accesso alla cresta è ben attrezzato tramite catena che consente di superare un salto roccioso con due o tre passaggi piuttosto fisici.
La cresta vera e propria non è eccessivamente lunga, la roccia è superlativa, di ottima qualità, proteggibile frequentemente con tutta la gamma di friends.
Peccato che, una volta finite le difficoltà, la pala finale sia ancora lunga e sfiancante. Noi vista l’ora tarda abbiamo deciso di rinunciare alla vetta.
ATTENZIONE alle calate: la via normale è raramente in condizioni, pertanto le uniche vie di discesa sono
1 – percorrere la cresta a ritroso (opzione più sicura)
2 – serie di 7 doppie segnalate da ometto: dopo la prima evidentissima sosta di calata (catena), le soste successive (attrezzate a cordini?) sono difficilmente individuabili! soprattutto con neve fresca (come nel nostro caso). La guida alpina locale ci ha riferito addirittura che non esistono più soste di calata lungo quella linea, benché il rifugista e le relazioni varie dicano il contrario. In ogni caso, noi non le abbiamo trovate.
Nota di merito per il Rifugio Aosta, l’accoglienza che ogni alpinista desidera: ambiente caldo e asciutto, camere confortevoli, cena extra abbondante. Rifugio con la maiuscola.
Grazie a Alberto e Simone che hanno tenuto duro in quest’avventura non propriamente a lietofine.