Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten

Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten
La gita
gianni-savoia
3 19/08/2012

Gran salita d’ambiente, completa sotto ogni punto di vista.
La lingua terminale del ghiacciaio che si risale al mattino si sta rapidamente degradando: per ora i ponti tengono ma il ghiaccio vivo fa capolino.
Abbastanza loffio il canalino dei canaponi (ora catenoni…). Le sezioni in roccia sono ovviamente pulite, salvo qualche raro accenno di verglas nella parte superiore. Nessun problema sul nevaio intermedio.
Panorama da urlo.
Nella parte alta gran dispiego di fittoni dalla forma inusitata e dalla dubbia utilità. Nella sezione di roccia inferiore, dove qualche riferimento in più, soprattutto in discesa, potrebbe non guastare, solo due chiodi nel traverso di fianco al gendarme. Questa è la parte, a mio parere, in cui stare più ‘accuorti’. In salita si passa via veloci in conserva protetta, ma in discesa una sicura è consigliabile per via della forte esposizione e dei numerosi massi mobili.
Nella discesa dei catenoni abbiamo preferito, avendo una sola corda, evitare un recupero di doppia intermedio, per via dei numerosi detriti presenti, e siamo scesi a braccia, stando molto vicini. Con due corde, la doppia appare la soluzione più consigliabile.
Un pò di attenzione è ancora doveroso porla nella discesa finale della lingua del ghiacciaio, dove ci si destreggia fra ponti, detriti e ghiaccio vivo, poi lunga morena sino al rifugio. Orario: 6 ore per la salita, 6 e mezza per la discesa sino all’Aosta.
Saliti con le mtb per un chilometro circa oltre Prarayer. Soluzione consigliabile che ci ha permesso un rientro meno gravoso.
Buon trattamento al Rifugio.
Salita fatta con Bruna, veterana della Dent d’Herens.
Un saluto a Guglielmo e Paolo, incontrati al rifugio sabato, di ritorno anche loro dalla Dent.

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