Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten

Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten
La gita
davec77
4 12/08/2012

Finalmente sono riuscito a salire questo grande 4000 in fondo alla Valpelline…
Dopo 7 anni ritorno al rifugio Aosta, in salita abbiamo percorso il nuovo sentiero che sale sulla morena a destra e non presenta tratti attrezzati, ma costringe a faticosi saliscendi, allungando i tempi di percorrenza (per noi ben 4 ore dalla diga); il vecchio sentiero con le catene è più veloce.
La mattina dopo partenza alle 4, salgono diverse cordate oltre a noi. Si scende di poco lungo il sentiero di accesso nuovo e poi si prende un evidente sentiero, ben segnalato da ometti, che risale la morena e porta fino alla lingua del ghiacciaio delle Grandes Murailles. Il ghiacciaio è ancora quasi del tutto innevato, ma presenta numerosi crepacci; comunque la traccia è buona e i ponti relativamente solidi, almeno la mattina presto. Attenzione anche nell’unico tratto ripido verso i 3300 m, con qualche tratto di ghiaccio vivo e molti buchi.
Si arriva al canale sotto il colle di Tiefenmatten e lo si risale: circa 70 m di canaponi, purtroppo assai consunti e poco affidabili, fare attenzione perché il terreno è franosissimo e non è facile evitare di tirarsi su di peso.
Si attacca poi la sezione rocciosa della cresta, che ora è completamente pulita (conviene togliere i ramponi): ci si tiene sempre sul filo o poco distante sul lato nord, la roccia è discreta sul filo e peggiora appena lo si lascia. I gendarmi più erti si evitano a sinistra (nord, esposto). Passi di III, qualche chiodo e un paio di soste; le possibilità di protezione sono comunque buone con fettucce e/o friends.
Arrivati al pendio nevoso a ca. 3750 m, lo si risale (35° circa): attualmente è in ottime condizioni, quasi nessun buco e neve buona.
Stando sulla destra si raggiunge l’ultimo tratto di roccia che porta alla cresta sommitale: anche qui passi di II e III, prevalentemente su placche, presenti grossi fittoni ogni 15-20 m per assicurarsi.
Si giunge sulla cresta sommitale, che è innevata, sottile e molto esposta, e con ancora 100 m delicati si guadagna la splendida e aerea vetta. Noi ci siamo arrivati in 6 ore e mezza, prendendocela comoda.
La discesa ripercorre esattamente tutti i passi della salita (si disarrampica in entrambe le sezioni rocciose) ed è stata molto lunga e lenta, per via della stanchezza e della quota. Per fortuna il meteo ci ha graziato, e il tempo è sempre rimasto accettabile, con buona visibilità. Al colle di Tiefenmatten conviene scendere il canale con 2 doppie da 30 m.

Alla fine siamo scesi tardissimo ma tutto è andato bene. Tanti saluti a Giovanni, che ringrazio per avermi invitato, e all’altra cordata composta da Daniele e Simona.

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