Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten

Herens (Dent d’) Cresta Tiefenmatten
La gita
jorasse
5 22/07/2012

Itinerario in ottime condizioni. Dal rifugio Aosta si scende sulla pietraia sottostante e si risale la morena verso il ghiacciaio. La traccia è buona, quasi un vero sentiero, in parte si ripercorre il nuovo itineraio per il rifugio, che sostituisce quello originale con ferrata. Si risale il ghiacciaio, tenendosi vicino alle rocce della Tete de Valpelline. Si superano due brevi tratti ripidi, enormi crepacci visibili a destra, salendo, qualche frattura che si sta aprendo anche trasversale alla traccia, di cui uno a campana, insidioso. Si risale un breve canale di rocce franose, attrezzato con alcuni canaponi. Faticoso ma breve. Il canapone dell’ultima parte si sta sfilacciando ma tiene ancora, nonostante i nostri strattoni è rimasto dov’era. In discesa più semplice scendere in doppia. Cresta di Tiefmatten pulita dalla neve. Più facile e sicuro tenersi sul filo o pochi metri sotto, sul lato nord. L’ultimo gendarme porta direttamente al pendio di neve, se seguito fino alla sommità. Passaggi di II e III grado esposti. Si perde tempo a salire in conserva protetta ma crediamo sia meglio far tardi ma tornare sani, soprattutto tornare. Segue pendio nevoso, trovato di neve compatta, di buona tenuta, poi circa 100 metri di rocce appoggiate e attrezzate ogni 15 metri con grossi fittoni a U, nuovi. Abbiamo avuto la fortuna di trovare questa parte su roccia asciuta, senza ghiaccio. E’ comunque possibile fare facilmente sicurezza usando questi ancoraggi. Al ritorno, due doppie da 60 metri ci hanno depositato direttamente sulla neve dalla cresta sommitale. La cresta finale è esposta, attualmente, dopo un breve tratto di rocce rotte, un’ottima traccia ben battuta, porta in cima. Spettacolare la vista sul Cervino dalla cresta. Discesa eterna. Arrivati nuovamente alla cresta di Tiefmatten, si nota una catena con anello, poco dopo il suo inizio. Sembra impossibile,il ghiacciaio sottostante non è poi così lontano ma il gestore del rifugio ci ha informato che non basterebbero 100 metri di corda per arrivare alla base. Le calate successive non sono più presenti.

Con Flavio e Davide

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