E invece lo dico… Sarà che sono a digiuno di montagna da un po’, sarà che ero partito con la voglia di fare una via plaisir.. Certo il posto è bellissimo e d’estate si scala in ombra dalle 11, ma la roccia fa proprio pena, salvo il primo tiro(roccia discreta) e il secondo (molto buona). Non è che si stacchino frigoriferi, diciamo roba dalle dimensioni di un pugno o poco più, ma letteralmente ad ogni movimento bisogna cercare e ricercare le prese e gli appoggi utilizzabili, rendendo così la scalata lentissima e incerta. Perciò prima del sesto tiro di A0 (7b ancora da liberare a detta del gestore del rifugio) ci siamo ritirati calandoci in doppia, stufi.
Faccio comunque i complimenti all’apritore, che ha individuato una bella linea su un terreno difficile ed ha fatto un lavoro di chiodatura davvero ecellente, ravvicinata e logica. Anche il posizionamento delle soste è perfetto, minimmizzando il rischio di incastro corde o sblocco massi in fase di calata (dove abbiamo ripulito un po’ i tratti più brutti) e ben protetto da cadute massi.
Purtroppo la roccia è quello che è e non rende giustizia alla bella linea ottimamente attrezzata.
Per gli amanti del genere.