- Accesso stradale
- ok fino a quota 2000 sulla strada rossa.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Prima gita del nostro viaggetto in Turchia. Non poteva iniziare meglio che salire su questo bel vulcano spento ed isolato sull’altopiano Anatolico. Col pulmino siamo giunti all’inizio neve a q.2000 percorrendo una bella strada a fondo di terra battuta rossa, agibile con qualsiasi vettura. Da li i pendii si mostrano straordinari, regolari e lisci come biliardi! Il sole rende tutto molto invitante su questa neve primaverile che aspetta solo di essere sciata. Saliamo senza coltelli fino alla base del canale per poi traversare a sx all’evidente colle che separa l’Hasan dal Taurus. Montati i coltelli affrontiamo l’ultimo pendio che porta sull’ampia cresta a pochi passi dalla vetta con bandierine e contenitore. Solo qui vento abbastanza teso ma non gelido che ci permette di non scappare subito. Poco più in là, separata dal cratere completamente chiuso ed innevato, l’altra cima di stessa altezza con ometto. Panorama a perdita d’occhio. Discesa per la via di salita su ottime placche portanti fino al colle, qualche sastrugio morbido poco sotto e poi godimento unico su amplissimi pendii regolari di firn fino alla strada con la punta degli sci contro il pneumatico posteriore del pulmino! Con Davide, Mauro, Franco e logistica curata da Avalco Travel molto competente.