Guin (Becca di) traversata Creste SO – S

Guin (Becca di) traversata Creste SO – S
La gita
rebeccatorche
5 07/08/2015

Gita effettuata in giornata dalla cresta S, con rendellez-vous alle 5 ad Aosta. In 3h alla Petite Tete, altre 2 per il colle Budden e 45′ per l’anticima 3.760, dove ci siamo fermati, soddisfatti e asciugati (partiti già un po’ scotti, per il caldo o forse per l’aria di vacanze..) . Dall’alpe di Bella tsa si trova bene il sentiero che prosegue in quota a sx (tracce di sentiero, radi ometti e frecce gialle) e punta al secondo canale detritico a sx , quello più ampio, che si risale sempre su tracce, qui con ometti e segni gialli frequenti, piegando ancora a sx (due balzette di I-II) fino a un ripiano a circa 2.700. Si prosegue aggirando dietro, lato N, e prendendo quota obliquando su detrito fino a sfasciume, non troppo scomodo, per poi piegare a dx su pietraia quando risulta più comodo, le mani non servono. Dalla Petite Tete (volendo muretto circolare da bivacco, non una cattiva idea) si prosegue dritti verso la Grande Tete per pietraia e facili saltini, per piegare poi a sx su cenge un pò sfasciumose (non terribile) e qualche breve muretto di II (visto nessuna calata, ma facile). Il ghiacciaio è in buone condizioni (occhio solo alle scariche dalla Budden,vedi foto), tutto ben innevato con alcuni visibili crepi laterali. Le fasce rocciose sono appoggiate. Si arriva quindi al colle dove è posto il biv.Paoluccio, 1600 m a piombo sopra l’alta Valtournenche, che posticino! Al bivacco presente ancora il quaderno originale del 1976, ancora in gran parte bianco, pieno di storia. Emozionante! Da qui si sale dapprima su rocce accatastate sul bordo dx (il nevaio di Buscaini è rimasto solo in centro parete, credo sia così anche in anni meno bollenti), poi per ottima roccia su placche e diedrini di II-III, belli perchè continui, e qualche singolo passo di IV. In generale si sta un pelo a sx poi sul filo. Attrezzatura in loco zero. Dall’anticima mancano ancora 50m dislivello e due dossi da scavalcare, da lontano semplice ed aereo.
Discesa sulla via di salita per poi piegare dopo poco a dx se cenge e saltini semplici perdendo quota e rientrando a sx una 50ina di m sopra il colle. In questo tratto abbiamo sperimentato su un muretto di 2m scarsi l’arcaica quanto pregevole tecnica della piramide umana…Gli ultimi m con elementare disarrampicata. Al bivacco splendida e meritata sosta contemplativa.
Discesi dalla via di salita. Nota bene: può essere interessante o in salita o in discesa passare dalla punta Budden (cresta N breve e semplice dal colle, più cresta O che arriva alla Grande Tete e da lontano mostra roccia orrorifica ma probabilmente non è così male).
Dopo la birra al Prarayer l’eterno lungodiga, equiparabile a una sprangata sulla nuca. Per quest’anno ho dato con quella strada. Arrivati alle 18 all’auto, randellati nel corpo ma come si suol dire rinfrancati nello sguardo e nello spirito. Che bella evasione! Con l’accademico, navigatore di luoghi.
Intanto, code alla skyway.

Link copiato