- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 1900
Vette e paesaggi dell’Oberland Bernese; dopo parecchio che se ne parla nel nostro gruppo è giunto il momento. La parte puramente turistica: treno da Briga, Lauterbrunnen, Kleine Scheidegg dove ci fermiamo un’oretta ad ammirare la nord dell’Eiger, Jungfraujoch la stazione più alta d’Europa con un centro commerciale e donne che calzano i tacchi a spillo, ma appena attraversi la galleria e scavalchi il portone, l’aria dei quattromila, il nostro mondo.
Dal rifugio del Monch, in una splendida alba, ci siamo lasciati scivolare sulla parte alta dello Ewigschneefeld sino a quota 3300circa. Risaliti i ripidi pendii a tratti crepacciati con l’uso dei coltelli raggiungiamo la terminale completamente coperta. Ottime le condizioni del pendio/ canale che saliamo con i ramponi ai pedi seguendo la bella pedonata che ci porta alla sella nevosa Fieschersattel (3923 m).Lasciati gli sci saliamo sul filo della bella cresta, con brevi arrampicate su roccia buona e brevi pendii nevosi sui 40°. Raggiunta la parte alta, per facili roccette guadagniamo la vetta. Tornati alla sella rimettiamo gli sci ai piedi e aggirando verso est l’Hinter lo rimontiamo depositando gli sci sulla crepaccia terminale piena di neve, percorrendo gli ultimi cinquanta metri di dislivello a piedi raggiungendo la rocciosa vetta. I paesaggi esaltanti dalle due vette con i vicini Grunhorn e Finsteraarhorn a sud; Jungrfrau, Monch, Eiger a nord; i fiumi di ghiaccio che lentamente scivolano nelle valli, ti fanno dimenticare la reale stanchezza. Discendiamo l’altopiano alto su buona neve sciabile; tiriamo un bel sospiro quando raggiungiamo la parte pianeggiante del Wallier Fiescherfirn; dopo aver sopravvissuto sciando su neve pessima e bagnata tra crepacci e seracchi incombenti. Ci lasciamo scivolare sul lungo e largo ghiacciaio raggiungendo il rifugio Finsteraarhornhutte, dove ci attende un grosso boccale di birra ristoratrice.
con Celso, Lucio, Cesare. Un saluto agli amici del soccorso alpino di Genova Sestri