Saliti al colletto del “kamel” di sinistra con lingua di neve portante ma decisamente ripido ancorché breve: pericolosa la discesa da questo canale con neve ammollata (anche con ramponi), al ritorno preferiamo scendere dal colle del secondo cammello, con un giro più lungo di circa 20 minuti ma più sicuro e ben segnato con bolli di vernice rossa.
Dal colletto del kamel all’attacco pochi nevai ma necessari i ramponi per tagliarli con traverso orizzontale.
Prima volta per me alla Sidelen hütte e atmosfera hot, prima prendo un abbaglio sulla linea di “Nolens volens” al Bielenhorn (il maggiore dei due) e un attimo dopo sulle linee di cinque statuarie climbers svizzere in shorts.
Attacco con cengia comoda e senza neve, scritta con nome via 4m circa più in alto, a fianco del vecchio chiodo con cordino blu.
Ultimo tiro utile solo per calarsi dall’enorme blocco che forma l’elmo del gendarme (che visto da lontano pare appoggiato …).
Linea richiodata in modo razionale, una serie di friends camalot da #0.3 a #2 li abbiamo usati tutti.
L2 forse il più delicato, passato il primo fix non lasciarsi ingannare dai due fix a sinistra a base diedro ma proseguire in fessura ancora alcuni metri fino al suo termine, solo da qui traversare a sinistra nel diedro (noi abbiamo sbagliato, uscire dai due vecchi fix verso l’alto è stata faccenda piuttosto pelosetta).
L5 molto bella: dülfer estetica e a tratti molto stretta con le mani che spuntano le unghie alle dita dei piedi, poi una delle più scomode soste appeso mai fatte.
L6 superior beauty: non più dura della precedente ma più goduriosa e meno faticosa.